OpenGov, questione di metodo [Slide]
Anche col senno di poi possiamo dire che rinviare l’incontro al Dipartimento della Funzione Pubblica, inizialmente previsto per il 18 giugno scorso, è stata una buona idea. Perché a Palazzo Vidoni stamattina siamo arrivati tutti più preparati a parlarci con la massima franchezza e a stabilire, insieme, i prossimi passi. A stabilire insieme un metodo di lavoro.
Inizialmente “in cattedra” il capo dipartimento Antonio Naddeo. Con lui Stefano Pizzicannella e Simonetta Pasqua. Dopo essersi scusato per aver lasciato precocemente l’incontro del Forum Pa (“ho sbagliato a non puntualizzare che avevo un impegno, ma quello non era un incontro indetto da noi”), Naddeo ha subito messo sullo sfondo la “grande difficoltà di misurare le performance della Pubblica Amministrazione italiana”.
Nessuna maschera, si gioca a carte scoperte. Simonetta Pasqua illustra i dettagli operativi della legge anticorruzione, la 190 del 2012. Poi, come promesso, arriva il momento del report sul monitoraggio che abbiamo effettuato sull’action plan messo a punto dal Governo nell’ambito dell’Open Government Partnership.
A consegnarlo a Naddeo è Ernesto Belisario, che invita a “concentrarsi più sulle modalità di confronto tra di noi che sulla piattaforma, per permettere una maggiore partecipazione in corso d’opera. Dal metodo discende il merito, ed è quindi importante avere chiaro, quando si collabora, chi fa cosa”.
La tavola rotonda, a questo punto, è orientata verso la ricerca di questo framework. Naddeo nota che sul report “ci sono molte faccine rosse”, quelle che indicano i punti dell’action plan non attuati. “Non è confortante”. Poi sottolinea:
Dobbiamo mettere in conto che spesso, quando si fanno le riforme nella Pubblica Amministrazione, bisogna calarle dall’alto, perché le resistenze di molti apparati rischiano di far saltare tutto. Ciò non toglie che adesso dobbiamo cercare il modo di costruire una comunità virtuale, noi e voi, con l’obiettivo di parlarci in maniera organizzata”
@flavia_marzano :”Se la legge ci arriva già cotta è difficile partecipare. E senza sponda politica non siamo nessuno. Cambiare paradigma”
— Marco Ciaffone (@Ciaffone) July 4, 2013
@stefanoepifani:”Non si prescinde da metodo di confronto, senza strategie di coinvolgimento si hanno obiettivi imprecisi e risultati scarsi”
— Marco Ciaffone (@Ciaffone) July 4, 2013
Dopo Flavia Marzano e Stefano Epifani ho preso la parola. Ho chiesto chiarimenti sullo stato dei lavori del Portale della Trasparenza, e a margine dell’incontro dal Civit mi hanno spiegato che “c’è una piattaforma in fase di sperimentazione in mano ad alcune Pa, appena dopo l’estate si passa alla fase due”.
Ma la cosa più importante sono, di nuovo, le modalità di partecipazione. Ho sottolineato che le esperienze come la Settimana della Trasparenza potrebbero essere fatte proprie dalla Pa per sfruttare il potenziale della cosiddetta società civile, mentre, su un altro fronte, occorre evitare che genuine e azzeccate pulsioni di alcuni attivisti debbano passare per modalità di lobbying estreme per trovare accoglimento. “Potremmo porci come tramite, ma anche noi abbiamo difficoltà a farci ascoltare”, dice Naddeo.
“La società civile come risorsa, perché voi da soli non ce la potete fare” …@Ciaffone a #IncontroOGP
— Andrea (@raimondiand) July 4, 2013
@guidoromeo a Naddeo :”Come vi state preparando per Londra? Con quale metodologia? Diteci tre cose che farete entro anno prossimo” #ogpitaly
— Marco Ciaffone (@Ciaffone) July 4, 2013
Salvatore Marras ha sottolineato che “le persone per partecipare devono avere buoni motivi, e noi dobbiamo darglieli”, mentre Andrea Fama ha invitato a “non disperdere il patrimonio di esperienze e suggerimenti” fatti pervenire fino ad ora ai nostri interlocutori.
La mattinata si è accesa quando Vittorio Alvino di Openpolis ha esposto i suoi dubbi sull’aderenza della discussione ad un piano pragmatico: “Qui si rischia di girare a vuoto vedendoci in una serie di consultazioni che restano sul generico”. Alla piccata reazione di Naddeo (“Non vorrei che si finisce nella dinamica che vede chi apre prendere schiaffi perché è l’unico soggetto accessibile a chi vuole fare azioni e proposte. Bisogna mettere il rispetto alla base del rapporto”), poi, ha precisato:
Io parlo di obiettivi chiari e concreti per la collaborazione. E di ruoli. Insomma, cosa significa fare Open Gov in questo Paese? Come lo si fa? Con chi e con quali mansioni? Che posto hanno in tutto questo i funzionari, i politici, i cittadini? Ecco, rispondiamo prima a queste domande, altrimenti non riusciamo a collaborare in maniera proficua”
La franchezza, a questo punto, si prende la scena. Naddeo afferma che:
una cosa deve essere chiara: noi non possiamo pensare di ridefinire il rapporto tra il Governo italiano e i cittadini, ma possiamo attuare tanti piccoli e concreti passi. Per il resto, ci servirebbe allargare il nostro raggio d’azione”
In scia, il nuovo intervento di Belisario, che invita a “concepire come un laboratorio questa collaborazione, dobbiamo avere meno vincoli e stabilire i confini della partita. Dobbiamo insomma dirci cosa possiamo realmente cambiare con questa partnership. Una leva politica, in questo senso, non ci starebbe certo male”.
“Che ne dite se il prossimo incontro lo facciamo col ministro?”, domanda ai presenti in sala Naddeo dimostrando di aver capito la voglia di cambiare passo che serpeggia tra le poltrone. “Mi sembra di vedere che annuite, allora facciamo così: intanto pubblichiamo il vostro report sul nostro sito e ci confrontiamo su questo; poi proveremo a trasferire in stimoli politici quello che ci diciamo in un tavolo col ministro per la Funzione Pubblica, D’Alia”.
Nell’#IncontroOGP manca la parte politica, e #naddeo si propone di farsi parte attiva per tentarne il coinvolgimento. #bravo
— Stefano Epifani (@stefanoepifani) July 4, 2013
I saluti finali sono tra persone che si sono parlate a viso aperto. Non ci resta che attendere l’onda lunga di questa mattinata.
L’#IncontroOGP di oggi si è rivelato un ottimo inizio. Si è arrivati – finalmente – a declinare percorsi. Ora si tratta di costruire.
— Stefano Epifani (@stefanoepifani) July 4, 2013
P.s.: La foto l’ho rubata a @DatiGovIt. Chi invece volesse rivedere tutto l’incontro, è servito qui sotto.
Fonte: http://www.agoradigitale.org/opengov-questione-di-metodo/
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