“L’OpenGov è un’altra cosa”, la società accelera

Un monitoraggio sugli impegni assunti dal Governo nell’ambito del primo action plan dell’Open Government Partership è l’iniziativa lanciata da una larga serie di associazioni e personalità impegnate nell’apertura dei procedimenti decisionali ai cittadini. Obiettivo: il salto di qualità nei rapporti tra Governo e società, trascurato per troppo tempo nel nostro Paese. A fine mese il Forum Pa di Roma; Agorà Digitale ci sarà

L’interazione tra Governo e società civile necessita di un cambio di passo. E’ da questa premessa che parte l’inziativa lanciata nelle scorse ore da una serie di soggetti impeganti nella promozione dell’Open Government in Italia. Nello specifico, si tratta di un monitoraggio degli impegni assunti dal Governo italiano in merito al primo action plan realizzato nell’ambito dell’adesione all’Open Government Partership, l’accordo multilaterale che punta a rendere più aperto, partecipato e trasparente il proceso di governo nei Paesi aderenti.

Uno slancio che segue quanto già fatto da Ngo di altri Paesi; su tutti, valga l’esempio degli Stati Uniti.

La collaborazione non è, infatti, solo uno dei tre pilastri della teoria del Governo Aperto, ma è uno dei cardini dell’azione dell’Open Government Partnership nel cui ambito è previsto un ruolo attivo della società civile, chiamata a collaborare alla definizione degli action plan dei singoli Stati e al monitoraggio degli impegni presi.

Purtroppo, però, a distanza di un anno dal primo meeting annuale di Open Government Partership è doveroso rilevare che il coinvolgimento della società civile italiana è stato effettuato sporadicamente e in modo poco convinto ed efficace rispetto a quanto previsto da Ogp.

Non ci si riferisce soltanto alle consultazioni pubbliche aperte in occasione del primo action plan e prima del meeting di dicembre 2012 (che nessun seguito hanno avuto), ma anche – e soprattutto – alla mancata istituzionalizzazione di spazi di incontro e confronto sui temi della partecipazione a Open Government Partnership, oltre che – più in generale – sulle tematiche del governo aperto; nessun procedimento di consultazione è stato avviato nemmeno in occasione dell’adozione di atti importanti e relativi all’attuazione dell’action plan italiano (come il recente D. Lgs. n. 33/2013 in materia di trasparenza).

GUARDA – Il report multimediale dell’Open Government Partnership di Roma

Tra i promotori dell’iniziativa figurano Luca Nicotra, segretario di Agorà DigitaleErnesto Belisario, Guido Romeo, Guido Scorza, Stefano Epifani e Andrea Fama, ma è possibile segnalare la propria disponibilità a contribuire inviando una mail a report@opengovernmentforum.it entro giovedì 16 maggio 2013.

La speranza è quella di dimostrare che la società civile italiana è pronta ad assumersi la responsabilità di questo importante ruolo. Tale monitoraggio si concluderà con la pubblicazione di un documento. E magari l0occasione per rafforzare la rete dei partecipanti sarà la 24esima edizione del Forum Pa che si svolgerà a Roma dal 28 al 30 maggio prossimi. Agorà Digitale ci sarà per portare tutta l’esperienza accumulata negli ultimi mesi con iniziative come la Settimana della Trasparenza.

E’ quando centinaia di volontari decidono di sposare un progetto che capisci quali potenzialità si nascondono tra i cittadini. Sfruttare queste potenzialità, per la Pubblica amministrazione, non è solo un’opportunità, ma un dovere.

 

Fonte: http://www.agoradigitale.org/lopen-gov-e-unaltra-cosa-la-societa-civile-accelera/

Sostieni i Radicali Italiani con almeno 1 € - Inserisci l'importo » €