Il ForumPa ci premia. [Slide] del nostro intervento
La piattaforma basata sugli Open Data viene inserita tra i top project dell’anno, un riconoscimento che rende onore all’impegno degli attivisti e della comunità. Mentre in un altro incontro Agorà Digitale illustrava la sua concezione di Open Government maturata sul campo, bacchettando il Governo per l’assenza del Portale della Trasparenza promesso nell’Action plan
Il percorso che ci porterà a sviluppare la seconda fase de L’Era della Trasparenza viene impreziosito da una medaglia. L’impegno del team e della comunità per la promozione della trasparenza amministrativa italiana ha infatti ricevuto, nell’ambito del ForumPa di Roma una menzione tra i migliori progetti che hanno visto la luce nell’ultimo anno solare. Durante il convegno del 29 maggio “Dalla trasparenza alla total disclosure“, infatti, L’Era della Trasparenza ha ricevuto un riconoscimento come progetto più votato nell’ambito del contest lanciato poche settimane fa dalla stessa organizzazione del Forum Pa.
A ritirare il riconoscimento il responsabile della Comunicazione Web di Agorà Digitale Alberto Stornelli, la team manager dell’associazione, Martina Bezzini, e l’amico Marco Martino, il cui ruolo è stato prezioso durante la Settimana della Trasparenza.
“Caro Governo, dov’è il Portale della Trasparenza?”
A distanza di un corridoio, intanto, prendeva vita “Open Government: prospettive ed opportunità“, evento aperto agli interventi di numerose associazioni e soggetti che hanno a cuore una maggiore apertura dell’apparato amministrativo e governativo del Paese. E c’eravamo anche noi. Il responsabile editoriale di Agorà Digitale, Marco Ciaffone, ha sviluppato un percorso guidato dalle slide qui sotto.
La pietra angolare del ragionamento è la concezione di apertura e trasparenza che Agorà Digitale ha sviluppato sul campo tramite il coinvolgimento della comunità, rivelatosi indispensabile affinché abbia senso ogni tipo di riforma in senso partecipato delle procedure governative. L’esempio più lampante è proprio quello della Settimana della Trasparenza.
Sull’altro fronte, invece, nel momento in cui il Governo ha deciso di partorire il Decreto unico di riordino della Trasparenza la galassia degli attivisti per gli Open Data si è ritrovata a cozzare contro un muro di gomma aggirato solo da un’opera di lobbying molto distante dal concetto di Open Government tout court.
Lo storico successo che ha visto alcuni nostri emendamenti inseriti in un testo che rischiava di far saltare il banco degli Open Data italiani, infatti, ha dovuto aggirare la totale mancanza di trasparenza dell’iter decisionale, la scarsa (quasi nulla) interazione tra membri del Governo e comunità mobilitata e la difficoltà di accedere ad atti e testi ufficiali.
Appare così palese la necessità di intervenire in un radicale cambio di passo nell’interazione tra governanti e cittadini per liberare il potenziale delle comunità attive, soprattutto quelle sul territorio. Purtroppo, però, anche alcune delle promesse che erano già state fatte non hanno avuto seguito.
In particolare, da un monitoraggio dell’action plan elaborato a Palazzo Chigi nell’ambito dell’Open Government Partnership, lavoro che stiamo svolgendo insieme ad altre associazioni, emerge come sia stato disatteso l’impegno della realizzazione di un Portale della Trasparenza. Il coinvolgimento di cittadini e comunità appare così prezioso in tutte le fasi dell’azione governativa, dalla messa a punto dei progetti in cantiere alla loro realizzazione pratica per poi sfociare nell’utilizzo di strumenti e piattaforme.
L’augurio è che non sia una conclusione alla quale siamo giunti solo noi.
Update 31 maggio: InnovaTv ci regala i video degli interventi.
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