Dicotomie e diritti nel web [slide]

Nell’ultimo Internet Festival di Pisa finito ieri abbiamo avuto il piacere di partecipare ad un interessante panel di discussione dal titolo “Identità digitali, diritto all’oblio e anonimato nella rete“, un pomeriggio di discussione sui conflitti tra i diversi diritti che hanno preso forma in quest’era digitale, che principalmente per un’imbarazzante vuoto normativo tendono a prendere la forma della dicotomia netta.

Come per il caso del diritto alla privacy, una volta contrapposto  agli interessi commerciali di alcuni big della rete, soprattutto gli over-the-top come Google, Facebook, Amazon, ed un’altra invece usato per giustificare la mancata liberazione dei dati della pubblica amministrazione. Dinamica che si ripete per il diritto all’oblio che finisce per contrapporsi al diritto di cronaca, come dimostrato dal caso della testata abruzzese Primadanoi.it condannata per aver lasciato una notizia in libera consultazione per troppo tempo, ed aver quindi esposto un utente ad una reiterata visibilità negativa.

Eravamo accerchiati di giuristi, avvocati e ricercatori del settore che hanno esposto i problemi legati alla tracciatura delle informazioni e la profilatura degli utenti in maniera molto precisa e legalmente dettagliata. A noi è piaciuto di più discutere sullo stato di una delle più forti dicotomie presenti sul web, quella tra tecno-scettici e tecno-entusiasti descritta dal titolo di un saggio del lontano 1995 di Wim B. H. J. Van De Donk, I. Th. M. Snellen e Pieter W. Tops.

Ovviamente non poteva mancare la nostra visione, che è quella alla base del nostro lavoro quotidiano: alle crescenti strategie di controllo degli stati, dei provider e degli over-the-top si può rispondere con il risvolto della medaglia dato dagli open data.
Ovvero un potenziale strumento di abilitazione e di partecipazione, che consente l’aggregazione di servizi, il riuso e l’abilitazione di una mobilitazione collettiva senza memorizzare dati personali degli utilizzatori.

Per un report dettagliato dell’intero workshop e conoscere gli interventi degli altri relatori è possibile consultare l’articolo scritto da Sara Sbaffi per l’European Journalism Observatory

 

Fonte: http://www.agoradigitale.org/dicotomie-e-diritti-nel-web/

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