Berlusconi e la giustizia "La verità sui 30 anni prima di Palazzo Chigi"

La tribuna di Treviso 02.12.2014
Mattia Toffoletto


"La sua carriera prima della discesa in campo è disseminata di contraddizioni, guai giudiziari e frequentazioni, che in altri paesi, Stati Uniti in testa, non gli avrebbero consentito di occuparsi della cosa pubblica e diventare un protagonista della vita politica italiana". Michele De Lucia, dal 2008 al novembre scorso tesoriere dei Radicali, 24 anni di militanza nel movimento fondato da Marco Pannella, traccia un profilo di Silvio Berlusconi prima del 1994, corredando l'ultimo suo libro "Al di sotto di ogni sospetto" (Ed. Kaos) con 40 documenti riprodotti in anastatico, e ricostruendo in 300 pagine rapporti d'affari e intrecci politico-economici nel trentennio 1963-1993. L'opera, sesta per De Lucia e uscita a dicembre, è stata presentata venerdì alla Lovat di Villorba, riempiendo la sala e suscitando notevole interesse. "Per realizzare questo libro, mi sono ispirato alla lezione di Luigi Einaudi "Conoscere per deliberare"", prosegue lo scrittore romano, "I fatti vengono esposti in modo oggettivo: analizzo le varie vicende processuali, incluse assoluzioni e prescrizioni, ma soprattutto i casi rimasti aperti. E' un libro radicale a tutto tondo ed è nato con l'obiettivo di far conoscere ai cittadini le vicende di Berlusconi prima dell'ingresso in politica. Un'opera sui conflitti d'interesse e il consociativismo". La pubblicazione indaga sugli anni Ottanta ed è questo l'aspetto che più balza all'occhio: "Berlusconi sostiene di essere un perseguitato, ma allora lo era anche prima del '94... La giustizia italiana versa in condizioni pietose, ma chi ha risorse e gioca sulla prescrizione, può sfruttare l'inefficienza del sistema. Per questa ragione, non ha mai avuto tanta voglia di riformarla: nel 2000, boicottò il referendum radicale; nel 2003, promise di raccogliere le firme, ma poi si rimangiò tutto". De Lucia motiva così l'escalation del leader di Forza Italia, tre volte premier: "La responsabilità è anche di un'opposizione di sinistra priva di idee e spesso complice, ma anche di una giustizia che da tempo non funziona. Tutti hanno retto il gioco. E credo che il 99% degli elettori di Berlusconi non conosca il materiale pubblicato nel libro". E oggi come vede l'attualità politica? "Maggioranze e opposizioni sono molto unite nel non garantire legalità e stato di diritto. La stessa proposta di legge elettorale è macchinosa ed inefficiente. Il governo durerà un altro anno e mezzo, ma l'incidente è sempre dietro l'angolo" conclude.


La registrazione integrale della presentazione  a cura di Radio Radicale

Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2014/02/berlusconi-e-la-giustizia-la-verita-sui.html

Sostieni i Radicali Italiani con almeno 1 € - Inserisci l'importo » €