Finalmente qualcosa di radicale, nonviolento, transnazionale, al centro dell’Europa.
Bruxelles, 18-19 febbraio 2014: Per lo Stato di Diritto e i Diritti Umani contro la Ragion di Stato, con l’adesione e il sostegno di Marco Pannella, Elio Di Rupo, Antonio Tajani, Guy Verhofstadt, Annamaria Cancellieri, Philippe Busquin, Louis Michel, Frank Kargbo, Giulio Terzi, Niccolò Rinaldi, Struan Stevenson, Kok Ksor, Amin Bakhtiar, Thomas Owen, , Tonino Picula, Fausto Bertinotti, Cesare Salvi, Monsignor Marchetto, Giuseppe Cassini, Paolo e Vittorio Prodi…
Circa 150 Stati nazionali su 193 sono divenuti “democrazie reali” a causa della convergenza fra le vecchie “Ragion di Stato”, come accadde per il “comunismo reale”, e le nuove, tremende tecnologie. Negli ultimi 50 anni, infatti, il complesso militare industriale ha sviluppato un potere tecnologico strutturale e fuori controllo, come profeticamente Eisenhower denunciò in riferimento al potere del “complesso militare industriale congressuale” quale minaccia massima per il mondo e per gli Usa; tecnologie la cui esistenza oggi è nota anche grazie all’eroica affermazione di coscienza di alcuni cittadini come Edward Snowden. Questa duplice, letale minaccia alle “Democrazie” – precipitate quasi ovunque nel mondo in “democrazie reali”- è diretta contro il Diritto Positivo formalmente ancora vigente e quindi contro ogni Stato di Diritto e i Diritti Umani e contro il “Diritto alla Verità”, che è obiettivo di Riforma già incardinato all’Onu e che noi prefiguriamo come “Diritto Umano alla conoscenza” di quel che lo Stato fa per conto del Diritto e della legalità e per conto dei cittadini in nome dei quali governa. Per lavorare e dibattere in modo quanto più qualificato possibile, vi chiediamo di sostenere, aiutare, valorizzare questo ambizioso Convegno di Bruxelles, quale strumento per incardinare e formalizzare a livello globale la Riforma profonda del rapporto storico schizofrenico che sembra ormai essersi realizzato tra il potere di fatto delle “democrazie reali” e il diritto positivo esistente fondato sul sistema Onu dei trattati e delle convenzioni sui Diritti Umani. Convegno del quale cercheremo di render possibile la massima trasmissione e diffusione, anche online. Hanno subito aderito molte personalità istituzionali e politiche: Elio Di Rupo, premier belga; Antonio Tajani, v.presidente commiss. europea; Guy Verhofstadt, ex premier belga, Mep/leader gruppo Alde; A.Maria Cancellieri, ministro giustizia Italia; FrankKargbo, ministro giustizia Sierra Leone; Philippe Busquin, ex commiss. europeo; Louis Michel, ex commiss. europeo e ministro esteri belga, Mep/co-presidente delegaz. assemblea parlamentare Acp-Ue; Giulio M.Terzi, ex ministro esteri Italia; Amin Bakhtiar, ex ministro diritti umani Iraq; Niccolò Rinaldi, Mep/pres. convegno Bruxelles; Struan Stevenson, Mep/pres. delegaz. relazioni con Iraq; Kok Ksor, pres. montagnard foundation; Tonino Picula, Mep; Marietje Schaake, Mep; Fausto Bertinotti, ex pres. camera Italia; Cesare Salvi, ex ministro Italia; mons. Agostino Marchetto; prof. Paolo Prodi; Vittorio Prodi, Mep/membro delegaz. relazioni con Usa; Giuseppe Cassini, ambasciatore; Thomas Owen, Phd exeter university; prof. Mauro Bussani; prof. M.Rosaria Ferrarese; Stephen Plowden, presentatore ricorso contro foreign & commonwealth office/Chilcot commission; Rita Bernardini, segretaria Ri; Niccolò Figà Talamanca, segr. Npwj; Filomena Gallo, segr. Ass. Coscioni; Giorgio Pagano, segr. Era; Marco Perduca, segr. Lia; ElisabettaZamparutti, tesoriera Ntc; altri ministri di governi europei, africani, mediorientali, asiatici. Grati con chi vorrà aderire e sostenere concretamente l’obiettivo politico centrale [documento Pdf]
http://www.radicalparty.org/sites/default/files/Nota%20concettuale%20conferenza%2018.2%20IT_0.pdf
Quesiti da considerare: Qual è la situazione oggi in Siria? L’Iraq sta sviluppandosi come Bush e Blair avevano immaginato? L’invasione in Iraq del 2003 ha contribuito a rallentare l’avvio di un’operazione diplomatica e/o militare in Siria da parte della comunità internazionale? Proprio alcuni governi (Usa, Uk e non solo) stanno dando precedenza alla Ragion di Stato a discapito dello Stato di Diritto e del Diritto internazionale? Quali iniziative, a livello nazionale e internazionale, possono contribuire alla creazione di un “diritto alla conoscenza” universale nella promozione della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di Diritto? E’ opportuno prevedere, come prossima tappa, l’organizzazione di una “Conferenza europea sulla nonviolenza”, così come stabilito dal Rapporto Ue 2008 sui diritti umani nel mondo? In quel rapporto il Parlamento europeo “considera che la nonviolenza costituisca lo strumento più adeguato per il pieno godimento, l’affermazione, la promozione e il rispetto dei diritti umani fondamentali; ritiene necessario che la sua diffusione divenga obiettivo prioritario nella politica di promozione dei diritti umani e della democrazia da parte dell’Ue e intende contribuire all’aggiornamento e allo studio delle moderne teorie e pratiche di azione nonviolenta, anche con un’analisi comparata delle migliori pratiche storicamente utilizzate; al fine di dare centralità politica a tale sforzo, propone che nel 2009 sia convocata una Conferenza europea sulla nonviolenza, che l’anno 2010 sia dichiarato “anno europeo della nonviolenza”; chiede inoltre agli Stati membri di adoperarsi, sotto egida Onu, affinché si proclami il “decennio della nonviolenza 2010-2020”.
Poiché su radicali.it ancora non appare nulla di tutto ciò, il GRAF contribuisce a diffondere…

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