Quest'anno, più che in passato, come Radicali del Partito Radicale e come Radicali Italiani abbiamo deciso di essere presenti, chiedendo di intervenire, nel maggior numero possibile di Corti d'Appello in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, leggendo lo stesso testo in ogni Corte d'Appello, con lo spirito di dialogo e confronto con le istituzioni che hanno la responsabilità di occuparsi della giustizia.
La manifestazione si terrà al grido di Amnistia per la Repubblica! ovvero la fuoriuscita dello Stato Italiano dalla flagranza criminale per la violazione dei diritti umani fondamentali negli istituti di pena e dalla patente ultradecennale negazione ai cittadini italiani dei diritti di Giustizia e di Legalità.
Mancano 134 giorni all'ultimatum imposto all'Italia dalla Corte EDU con la sentenza Torreggiani affinché siano rimosse le cause strutturali che generano i "trattamenti inumani e degradanti" (Tortura: art. 6 della CEDU) nelle nostre carceri, e il Parlamento ancora non ha discusso il messaggio solenne che l'8 ottobre 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alle Camere. Garante supremo del rispetto della legalità da parte dello Stato, il Presidente Napolitano ha voluto utilizzare lo strumento principe che la Costituzione (art. 87) gli affida per rivolgersi al Parlamento. In quella occasione, Napolitano ricordava a deputati e senatori che l'Italia viene "a porsi in una condizione che ho già definito umiliante sul piano internazionale per le tantissime violazioni di quel divieto di trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti che la Convenzione europea colloca accanto allo stesso diritto alla vita. E tale violazione dei diritti umani va ad aggiungersi, nella sua estrema gravità, a quelle, anche esse numerose, concernenti la durata non ragionevole dei processi."
Non solo carceri, dunque, ma anche giustizia negata dall'irragionevole durata dei processi.
Invocheremo una moratoria di fatto nell'esecuzione di pene che sappiamo saranno eseguite mediante trattamenti inumani e degradanti, una moratoria per l'esecuzione di pene che oggi sappiamo essere illegali e lo faremo, contestualmente, da ogni palco di ogni Corte d'Appello della Repubblica italiana, in nome del diritto e della legge, quella legge che deve essere uguale per tutti, per ogni essere umano.
Lo faremo sabato 25 gennaio, celebrando l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2014 con l'auspicio che sia l'anno in cui il diritto e la legalità tornino a vivere nel nostro Paese.
L'elenco delle inaugurazioni presidiate dai Radicali a questo link