Cordenons, le biomasse già “minano” la giunta
Gli assessori del Pdl sul piede di guerra per la mancata convocazione al vertice De Bendet: «Il sindaco spieghi: non si era detto che di lavorare in modo collegiale?»
CORDENONS «Le riunioni carbonare non ci piacciono. Perciò, il sindaco e i colleghi di giunta ci spieghino perché il Pdl è stato escluso dall'incontro sulla centrale biomasse». Tuona l'assessore alle attività produttive, Cesare De Benedet, che ieri ha appreso dal Messaggero Veneto la notizia dell’incontro tenutosi il giorno prima in municipio. È il primo scricchiolio in maggioranza dopo la pace fatta con la sigla, a novembre scorso, dell’accordo a tre tra sindaco, Fi e Pdl. Tra i primi punti c’era la gestione “condivisa” dell’ente, ma così non è stato nel caso della centrale. Venerdì in municipio si sono riuniti i funzionari assieme ai due assessori, Claudio Pasqualini dell’Udc (ambiente e agricoltura) e Mauro Baletti di Fi (lavori pubblici e manutenzione), per studiare il fascicolo della centrale. Nessuno dei tre del Pdl, invece, ovvero lo stesso De Benedet, il vice sindaco Stefano Raffin e Loris Zancai in Mucignat, erano stati invitati. L’autorizzazione da dare o meno alla società agricola Bio. Pa’ di Zoppola, che chiede di costruire una centrale biomassa da 600kw in località Vinchiaruzzo, è argomento delicato e anche per questo il Pdl non ha gradito di essere stato tagliato fuori dalla discussione. «Così non andiamo d’accordo – lamenta De Benedet –. Alla riunione c’erano assessori che non c'entrano con l'argomento, mentre io stesso, referente alle attività produttive, ne sono stato escluso». De Benedet minaccia di mettere in bastoni tra le ruote in giunta. «Autorizzare o meno una centrale biomassa di fronte a un’area sportiva come la pista di moto cross e a pochi metri dal Parareit, luogo di ritrovo estivo per molte famiglie – ricorda – è decisione importante che va condivisa. Molta gente non la vuole, preoccupata per il rischio odori ed inquinamento. Ebbene io sarò dalla sua parte – annuncia l'assessore –. Per me questa centrale non va autorizzata». La riunione di venerdì è servita come primo approfondimento della normativa. Era presente anche il legale del Comune, l’avvocato di Cordenons, Mattia Matarazzo. Nulla è stato ancora deciso, ma a breve la giunta sarà chiamata a dare una risposta al privato. Secondo quanto aveva spiegato Matarazzo infatti, per legge, una volta che l’imprenditore ha presentato tutta la documentazione richiesta al Comune, se questi entro 30 giorni non si esprime, per una sorta di silenzio assenso, lo autorizza automaticamente a proseguire. L'ultimo atto è stato presentato a dicembre. La Bio.Pa’, in caso di diniego, è pronta a un altro ricorso al Tar. Gli ambientalisti stanno promettendo battaglia in caso sia autorizzata. L’amministrazione è presa tra due fuochi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

- Login to post comments