Mozione Generale 2013 – Associazione Radicale PerLaGrandeNapoli

L’Assemblea ordinaria  degli Iscritti all’Associazione Radicale Per La Grande Napoli, riunita a Napoli presso l’Hotel Terminus il 14 dicembre 2013 , udite le relazioni del Segretario e del Tesoriere, le approva.

Ringrazia

  • i cittadini che hanno partecipato ai presidi davanti ai penitenziari di Poggioreale, Secondigliano e Pozzuoli sostenendo  l’iniziativa  di lotta nonviolenta di Marco Pannella e dei Radicali per l’amnistia,  la giustizia e lo stato di diritto;
  • tutti i militanti, gli autenticatori e i firmatari che in occasione delle politiche 2013, tra molte difficoltà e nonostante la condizione di permanente e strutturale illegalità nella quale si e’ svolta la campagna elettorale, hanno assicurato la presentazione in Campania della Lista Amnistia Giustizia e Libertà sia alla Camera che al Senato;
  • i cittadini della provincia di Napoli che tra marzo e settembre con la loro firma hanno contribuito al deposito della legge di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia proposta dalla Associazione Luca Coscioni e sottoscritto i dodici referendum radicali;
  • l’avvocatura napoletana che attraverso le mobilitazioni promosse, dall’Ordine degli  Avvocati,  dalla Camera Penale e dal Sindacato Forense, ha sostenuto la campagna di mobilitazione per la raccolta firme sui referendum radicali ;

Saluta con entusiasmo la nomina della leader Radicale Emma Bonino a Ministro degli Esteri e si prepara ad appoggiare le sue iniziative. L’associazione, in particolare, individua tra le sue priorità il sostegno alla battaglia nonviolenta per gli Stati Uniti d’Europa, ritenendo che il contesto comunitario e transnazionale esalti le peculiarità della metropoli partenopea.  Ritiene, altresì, per ragioni storico-culturali e geografiche, il territorio nel quale opera particolarmente adatto per politiche volte all’equiparazione dei diritti delle minoranze secondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e punto di partenza per sostenere le istituzioni internazionali.

Auspica la presentazione, in vista delle prossime elezioni europee, di una lista per gli Stati Uniti d’Europa aperta non solo al mondo liberale ma a chiunque abbia il federalismo europeo come priorità , e l’apertura di un dibattito in tal senso in seno al Comitato Nazionale di  Radicali Italiani.

Dopo la sentenza della Consulta sulla legge elettorale per scongiurare un ritorno al proporzionale da prima repubblica sostiene iniziative politiche che promuovano l’adozione di un sistema elettorale maggioritario a turno unico basato sul principio del collegio uninominale e l’istituzionalizzazione di primarie all’americana.

Conferma l’impegno e la mobilitazione a sostegno della lotta per l’amnistia, l’indulto, la riforma della giustizia e dell’ordinamento penitenziario per ristabilire, a fronte delle condanne della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, la legalità costituzionale dello stato Italiano attraverso la depenalizzazione dei reati minori  il contrasto all’abuso della custodia cautelare e il superamento delle leggi criminogene su immigrazione e droghe e il monitoraggio delle strutture carcerarie con  lo strumento delle visite ispettive.

Rivendica alcuni risultati politici che hanno fatto seguito ai numerosi sit-in, svolti all’esterno delle carceri (in particolare Poggioreale, in fila coi parenti dei detenuti) grazie ai quali è stato possibile aprire un fronte di lotta nonviolento. Fronte estesosi anche a livello nazionale fra i parenti dei cittadini detenuti, coinvolti e resi parte integrante delle iniziative. Questo primo risultato è stato possibile sia grazie ai militanti presenti a Napoli che agli iscritti operanti in altre zone d’Italia. Presidi e sit-in costantemente documentati in formato audio/video e tramite articoli di stampa, che hanno contribuito a far crescere l’interesse sul dramma carceri anche da parte di giornali ed emittenti non sempre avvezzi a occuparsi di tali questioni. Una documentazione costante che ha portato alla rimozione della “grata della vergogna” e a un’ispezione a Poggioreale ordinata dal Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, a seguito delle innumerevoli denunce a mezzo stampa dei Radicali. Un impegno, quello per le carceri, l’Amnistia e la Giustizia giusta, che si concretizzerà ancora una volta nell’adesione dell’associazione alla Marcia per l’Amnistia, prevista a Roma su iniziativa di Marco Pannella per il giorno di Natale.

Rilancia il proprio impegno a dar vita a iniziative antiproibizioniste in grado di allentare la stretta repressiva che, sulle droghe, costituisce una delle principali cause di sovraffollamento carcerario. S’impegna a ricercare le vie tecniche e legislative che possano permettere di incardinare la proposta di regolamentazione della cannabis terapeutica in Campania, sulla base di quanto chiesto (e ottenuto) in altre zone del paese. Un’iniziativa che procede nella direzione dell’iniziativa nonviolenta di Rita Bernardini, tutt’ora in corso e vertente sulla medesima istanza. Il tutto in attesa della sentenza della Corte di Costituzionale che, a febbraio 2014, si pronuncerà sulla costituzionalità della legge Fini-Giovanardi. Il consumo personale, la coltivazione e il piccolo spaccio di sostanze illecite causano circa il 40% dei 68mila detenuti nelle nostre carceri. Circa 30 mila persone. A Napoli tutto ciò è amplificato e in un mondo dove aumentano i casi di legalizzazioni, depenalizzazioni o semplice tolleranza delle droghe – in particolare leggere – anche in Italia è necessario imprimere una svolta antiproibizionista. Napoli, su questo tema, può e deve rappresentare un laboratorio politico con proposte da far emergere anche a livello nazionale.

Prende atto del giudizio dell’Ufficio Centrale per il Referendum in ordine al presunto mancato raggiungimento della soglia minima di firme per la presentazione dei dodici referendum radicali e, a fronte degli ostacoli frapposti dalla partitocrazia,  sostiene la presentazione d’innanzi al Comitato dei diritti umani dell’ONU di una denuncia contro lo Stato italiano per violazione del Patto Internazionale sui diritti civili e politici .

Rivendica la scelta di aver sostenuto la campagna referendaria perché comunque si è dimostrata strumento utile per offrire opportunità di mobilitazione e di interlocuzione politica riportando alla ribalta del dibattito politico nazionale questioni che fino a quel momento ne erano espulse . Promuove iniziative di pressione rivolte al Parlamento Italiano e alle istituzioni locali perché semplifichino le procedure referendarie introducendo, sul modello svizzero e californiano, la firma per via telematica, e rimuovano l’ostacolo legato all’autenticazione e alla certificazione,  rendendo finalmente il referendum uno strumento idoneo per assicurare la pienezza del diritti garantiti ai cittadini dalla Costituzione .

Conferma l’ adesione dell’associazione a Radicali Italiani per l’anno 2014 ma riconosce che il movimento ha mostrato limiti strutturali e statutari. Ritiene pertanto prioritaria la piena attuazione della Mozione Generale del XII Congresso di Radicali Italiani nella parte in cui  prevede “una riforma dell’organizzazione del Movimento su base telematica che permetta attraverso una riforma statutaria, i pieni diritti telematici di voto e firma a distanza e la possibilità di tenere riunioni degli organi online”.

Ribadisce la propria vocazione di associazione votata all’azione politica improntata a una visione d’insieme della Città Metropolitana, dove Napoli (Area Metropolitana) sia considerata un tutt’uno con la Provincia. Tutto ciò sarà reso ufficiale, in ogni caso, a partire dal 1 gennaio 2014, ovvero quando entrerà in vigore compiutamente l’articolo 114 della Costituzione. Un’azione in questo senso è stata già posta in essere in occasione delle recenti scadenze elettorali e referendarie, quando il lavoro di raccolta firme e di promozione sul territorio di Amnistia, Giustizia e Libertà, oltre che dei 12 referendum, ha riguardato indistintamente Napoli come diversi comuni della Provincia. Un bagaglio d’esperienza da mettere a frutto nel 2014 con iniziative politiche volte a contribuire alla risoluzione di problematiche locali. In primis il rischio idrogeologico e la minaccia vulcanica rappresentata dal Vesuvio. L’associazione appoggia e ricorda l’iniziativa promossa da Marco Pannella, sviluppata da Radicali Italiani e firmata da 12 cittadini dell’area vesuviana – primo firmatario Rodolfo Viviani – grazie a cui è stato possibile presentare un ricorso alla Cedu contro l’Italia per violazione dei diritti umani nei confronti dei cittadini residenti nei comuni alle pendici del Vesuvio. Il tutto, a causa delle omissioni per quanto riguarda la predisposizione dei necessari piani di evacuazione e delle relative simulazioni; oltre che per l’abusivismo edilizio che ha portato alla totale occlusione delle vie di fuga. Questione Vesuvio ma anche questione rifiuti, ecologia e la cosiddetta “Terra dei fuochi”, tutti argomenti imprescindibili per un’associazione operante in una Città Metropolitana. Un impegno reso ancora più necessario da dati impietosi che parlano di comuni interi dove il tasso di cittadini che muoiono o si ammalano di cancro è superiore – in certi casi – a quello che si registra non solo nel resto d’Italia ma nel mondo intero. Gravi emergenze ambientali e sanitarie non sono tuttavia riscontrabili solo nella (ormai ex) Provincia ma anche nel cuore di Napoli. Come recentemente sentenziato dai dati dell’osservatorio oncologico istituito dal Comune nel 2012,  che ha rilevato picchi abnormi (dal 2008) di mortalità da tumore nelle ex aree industriali di Bagnoli e Fuorigrotta. Aree gravate anche dalla presenza di amianto.

Sostiene iniziative volte a scardinare il sistema partitocratico-clientelare degli enti locati e delle società municipalizzate introducendo sistemi di controllo e trasparenza volti al  miglioramento della qualità e dell’economicità dei servizi e promuovendo la competitività. Promuove pertanto l’estensione anche per questi enti dell’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati (Apen) e l’adozione del bilancio consolidato (il bilancio del Comune redatto unitariamente con quelli delle Aziende Municipalizzate)

Individua nell’uso efficace dei Fondi Comunitari e la loro giusta programmazione e attuazione uno strumento per  migliorare la vita dei cittadini (crescita dell’occupazione, politiche di inclusione sociale, prevenzione e gestione dei rischi) e per ottenere progressi per le imprese (ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione, e competitività ) ; impegna pertanto gli organi dirigenti a sostenere e promuovere iniziative volte a prevenire e reprimere abusi nell’utilizzo dei fondi comunitari attraverso il monitoraggio in ambito locale dell’uso e dell’attuazione dei Fondi Comunitari da parte dei soggetti coinvolti (programmatori ed attuatori)

Fissa  la  quota associativa minima per l’anno 2014 in euro 30,00;

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=12205&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mozione-genarale-2013-associazione-radicale-perlagrandenapoli

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