Incontro su Giustizia in Italia, processo penale e carcere al liceo “Gian Battista Vico” di Napoli.

Nel pomeriggio del 5 dicembre 2013, gli iscritti all’associazione radicale Per La Grande Napoli, Luigi Mazzotta (membro della Giunta nazionale di Radicali Italiani) e Fabrizio Ferrante (membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani) hanno partecipato a un dibattito sui temi della Giustizia, del processo penale e delle carceri in Italia. Organizzatore dell’incontro, l’avvocato Raffaele Minieri. Il dibattito si è svolto davanti a una platea formata da studenti del liceo Gian Battista Vico, da alcuni docenti dell’istituto e da ex alunni, oggi universitari.

L’incontro rientra in un progetto che, ideato in prima persona dai ragazzi, si propone di creare un vero e proprio format giornalistico/televisivo prodotto dagli studenti e incentrato sui temi sopra citati. La discussione è stata aperta da Raffaele Minieri con una vera e propria lezione di diritto, vertente sul processo penale e le sue disfunzioni; dalla lunghezza dei processi all’abuso della carcerazione preventiva; dall’assenza di parità di condizioni fra accusa e difesa – separazione delle carriere – alla responsabilità civile dei magistrati. Il tutto, introducendo il tema che i due Radicali presenti tra gli oratori avrebbero sviscerato coi loro interventi: quello delle carceri, luoghi in cui lo stesso Minieri ha spiegato che non ospitano solo i delinquenti bensì spesso persone che mai avrebbero pensato di trovarvisi invischiati, talvolta senza che neppure abbiano commesso realmente un reato.

Fabrizio Ferrante, giornalista e Radicale, è intervenuto ponendo in evidenza gli aspetti oggettivi di una lotta che può vantare riferimenti come i dati sempre più drammatici del sovraffollamento (68 mila detenuti in 37 mila posti “veri”) dei suicidi, dei malati in carcere e delle morti “sospette”, come quella di Federico Perna a Poggioreale lo scorso 8 novembre. Dati che parlano di circa 15 mila detenuti su 68 mila che, fra gli oltre 30 mila in attesa di giudizio, alla fine risulteranno innocenti e soggetti a ingiusta detenzione preventiva nelle carceri italiane. Si è soffermato sui dati desolanti delle misure alternative in Campania e ha evocato i tagli alla sanità penitenziaria oltre a leggi “carcerogene” su droga, recidiva e immigrazione clandestina. Passaggio, quindi, sui contenuti del messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica e sulle imminenti sanzioni Ue che scatteranno ai sensi della sentenza Torregiani emessa dalla Cedu di Strasburgo, laddove l’Italia – giudicata colpevole di “trattamenti inumani e degradanti” ai danni dei detenuti – non riportasse nei limiti della legalità sia la situazione carceraria che quella – più in generale – della Giustizia e dei suoi tempi. Il tutto, con la “Amnistia illegale di classe”, rappresentata da circa 180 mila prescrizioni all’anno. Per chi può permettersi costosi legali, evidentemente.

Decisamente di taglio più politico l’intervento di Luigi Mazzotta, che ha posto in evidenza l’instancabile attività, sua e dell’associazione radicale Per La Grande Napoli, al fianco dei parenti dei cittadini detenuti – coi numerosi sit in, prossimo appuntamento 11 dicembre a Secondigliano e Pozzuoli – e della comunità penitenziaria tutta. Mazzotta ha parlato dei numerosi casi di detenuti che, pur essendo gravati da patologie tumorali o di altra natura, non riescono a uscire dalla “discarica sociale” delle nostre carceri. Talvolta, anche se incompatibili col carcere o perfino senza una gamba. Ha evidenziato, inoltre, l’enorme attività che in questi anni i Radicali napoletani hanno posto in essere con le visite ispettive al fianco di Parlamentari e consiglieri regionali, con l’obiettivo di monitorare costantemente quanto accade in luoghi dove, ha dichiarato Mazzotta, “c’è la tortura di Stato”. Il riferimento è sia ai pestaggi che alle patologie non curate, oltre che a un sovraffollamento e a un sistema infernale della pena, che contribuisce solo a rendere alla società un soggetto incattivito e non certamente riabilitato. Il tutto, senza lavoro né in carcere né tanto meno fuori, in realtà disagiate come quelle del Sud dove è fin troppo facile finire in galera anche per mancanza di alternative occupazionali legali. Infine, Luigi Mazzotta ha ricordato il prossimo appuntamento del Terminus hotel di piazza Garibaldi, invitando la giovane platea all’assemblea ordinaria degli iscritti del 14 dicembre, dove i temi oggetto dell’incontro odierno saranno ripresi e ulteriormente indagati nel corso di un dibattito aperto al pubblico.

Grande interesse da parte dei giovani presenti nell’aula multimediale del liceo G.B. Vico di via Salvator Rosa, oltre che dei docenti. Non sono mancate domande dei ragazzi agli oratori e la richiesta, accolta con soddisfazione dai membri dell’associazione radicale Per La Grande Napoli, di ripetere nei prossimi giorni  l’evento per approfondire i tanti temi toccati oggi, lasciando ancora più spazio ai tanti quesiti che i giovani “giornalisti in erba” sono intenzionati a preparare e a rivolgere ai loro interlocutori.

Fabrizio Ferrante, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=12162&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=incontro-su-giustizia-in-italia-processo-penale-e-carcere-al-liceo-gian-battista-vico-di-napoli

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