Radicali verso il 2014. Considerazioni sul futuro di RI fra Giustizia e nuove iniziative sul territorio

Data: 
Domenica, 24 November, 2013
Testo: 

Alla luce della recente elezione al vertice di Radicali Italiani del ticket di "pacificazione" composto da Rita Bernardini, Valerio Federico e Laura Arconti, è necessario domandarsi o provare a ipotizzare quale sarà o come potrebbe essere il 2014 del movimento.

La linea prevalsa allo scorso congresso di Chianciano sembra incline a porre al centro dell'azione radicale la lotta per l'Amnistia e la Giustizia giusta, sulla scorta di quanto avvenuto durante l'epoca delle lotte per i diritti civili, in particolare negli anni '70. Una lotta "cardine" attorno alla quale far ruotare le altre iniziative sul territorio.

La sensazione è che la vocazione di "Santa Rita dalle carceri" (o la "Risorta", secondo altri) sia quella di proseguire fino alle estreme conseguenze la sua lotta per l'Amnistia, transitando magari per le patrie galere a causa della disobbedienza civile, tutt'ora in corso, per la cannabis terapeutica. L'attuale segretario di Radicali Italiani, come da lei stessa dichiarato a Chianciano, può finire in galera da un momento all'altro (ha circa una quindicina di piante di cannabis) e tale circostanza non può essere ignorata nella valutazione dell'operato complessivo di una segreteria ancora agli albori della sua azione.

Quale può essere il miglior modo per aiutarla nell'azione politica, se non rendendo le associazioni territoriali dei generatori di iniziative oltre che serbatoio di militanza quando c'è da raccogliere firme? Le associazioni radicali, stando e agendo sul territorio, possono riuscire a colmare quel vuoto che Roma, da sola, non è in grado di garantire se non in riferimento a quelle campagne già partite da mesi, se non anni. Serve quindi creare una sinergia e una sede opportuna per dare forma e corpo a un'offerta politica che renda i Radicali appetibili anche a chi potrebbe diventarlo in modo altro, rispetto ai tanti che lo sono divenuti dopo aver ascoltato Marco Pannella su Radio Radicale.

Non mancano esempi di associazioni radicali che, nel tempo e con fatica, sono riuscite a esprimere esponenti nelle istituzioni favorendo l'ingresso delle istanze radicali nel dibattito dalla porta principale, oltre che garantendo la presenza di un autenticatore a costo zero e sempre reperibile per le varie iniziative. Esperienze come quelle di Marco Cappato, di Riccardo Magi, di Stefano Santarossa piuttosto che di Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, rendono fieri e hanno reso fieri tutti i militanti a cui della politica interessano solo le battaglie e gli obiettivi. Nient'altro. Tutto ciò non andrebbe visto con sospetto ma, addirittura, incoraggiato. Si dà per scontato che, a parere di chi scrive, dovere di ogni singolo militante sia quello di continuare (o cominciare, laddove si sia finora latitato) l'iniziativa per le carceri e per la Giustizia. Una lotta di tutti i Radicali, che non può finire al centro di spaccature o sterili dispetti reciproci.

Il fatto che il 2014 sia un anno denso di appuntamenti elettorali, non fa che rendere ulteriormente stimolante per le associazioni territoriali l'avvio di iniziative finalizzate al coinvolgimento di altri militanti e, di conseguenza, ad aumentare i consensi sul territorio. Anche in vista di possibili "incursioni" laddove si sia già seminato bene nel corso dei mesi e degli anni passati. Il tutto, sempre senza perdere di vista quell'identità laica, liberale, ambientalista, liberista e libertaria, che contraddistingue ogni militante radicale da Nord a Sud. Proprio in queste settimane sono in programma numerosi congressi di associazioni radicali, da ognuno dei quali usciranno mozioni e obiettivi da perseguire localmente nell'anno politico che si apre. Un lavoro da monitorare, mettere in rete e rendere spendibile come bonus di credibilità nei confronti delle forze politiche partitocratiche. Rendere il primo giorno dei vari Comitati nazionali una sorta di assemblea delle associazioni tematiche e territoriali (facendo intervenire via Skype chi non potesse presenziare a Torre Argentia) potrebbe essere un'idea da considerare per il futuro.

A Napoli, il 14 dicembre, l'associazione Radicale per la grande Napoli terrà la propria assemblea annuale nell'ormai consueta location dell'hotel Terminus di piazza Garibaldi. Un congresso da cui usciranno importanti novità politiche e programmatiche per un'associazione che si propone di rilanciare i temi che, in parte, sono stati affrontati nelle commissioni istituite il primo giorno dell'ultimo congresso di Radicali Italiani. Temi come l'ecologia, l'urbanistica, l'antiproibizionismo, l'immigrazione, il lavoro e l'Europa, collegati dal filo rosso della novità istituzionale del gennaio 2014, la Città Metropolitana. Con un occhio sempre puntato al tema forte di questi anni: Giustizia e Amnistia. In uno dei prossimi numeri de Il Radicale Libero, non appena saranno ufficializzati ospiti e programma del congresso, approfondiremo i temi di un evento aperto al pubblico, che vale la pena di segnare fin da ora sulla propria agenda.

Autore: 
Fabrizio Ferrante
Fonte: 
www.epressonline.net
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Fonte: http://www.radicalifriulani.it/content/radicali-verso-il-2014-considerazioni-sul-futuro-di-ri-fra-giustizia-e-nuove-iniziative-sul

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