Bordin Line - 17 settembre 2013

Avvocati dell’Unione camere penali che, in stato di agitazione per una serie di loro rivendicazioni, raccolgono le firme per i referendum sulla giustizia davanti ai tribunali di diverse città d’Italia. Il Pdl che dopo la firma del Cavaliere si sta impegnando con gazebo e iniziative locali. I Radicali che fanno quel che possono senza risparmio, naturalmente litigando fra loro, arzigogolando strategie assolutamente vincenti ma impossibili. Sono fatti così, ma non è questo che conta. La raccolta firme finalmente si muove. Naturalmente è tardi e l’impresa è difficile ma, a onor del vero, non mi ricordo una campagna referendaria che sia andata liscia. Sempre, o quasi, però alla fine le firme si sono raccolte. Spero ci si riesca per tutti e dodici ma se Pannella ha dovuto completare con i sei referendum sulla giustizia – tema radicale da sempre, oserei dire fondante – una campagna referendaria che era partita incredibilmente, o furbescamente, monca adesso dovrebbe manifestarsi in concreto il famoso trasversalismo radicale. Ce la farà il comitato dei sei referendum “politicamente corretti” a coinvolgere sul serio pezzi di Pd e di sinistra? Se ci riesce, anche forzando un po’, non si alimenteranno divisioni. Al contrario saranno scongiurate. Perché alla fine sono i risultati che contano. E si ottengono, forse, con iniziative politiche fantasiose e spericolate. Come appunto quella di Pannella.

Fonte: http://www.radicalifriulani.it/content/bordin-line-17-settembre-2013
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