Referendum radicali in carcere a Perugia: "Firmo per Marco, per l'amnistia e l'indulto"
Pierfrancesco Pellegrino (a sinistra) e Andrea Maori nel piazzale del carcere circondariale di Perugia |
Per quattro ore io e Pierfrancesco Pellegrino oggi abbiamo raccolto 88 sottoscrizioni nel carcere di Perugia di detenuti e agenti penitenziari tutti muniti di documenti d'identità validi. Altri 300, 320 detenuti sono stranieri oppure non muniti di di documentazione.
"Firmo per Marco, per l'amnistia e l'indulto" è stato il leit motiv con il quale i detenuti hanno sottoscritto i referendum. Tutti. Firmati tutti i 12 referendum senza tanti "se" e "ma", come spesso ci capita di assistere ai tavoli tra i cittadini non detenuti, i cosiddetti "liberi". I detenuti firmano convinti che i quesiti referendari possano rispondere alle loro speranze e tutti ci hanno incitato ad andare avanti.
Oggi abbiamo avuto una lezione di umanità.
"Firmo per Marco, per l'amnistia e l'indulto" è stato il leit motiv con il quale i detenuti hanno sottoscritto i referendum. Tutti. Firmati tutti i 12 referendum senza tanti "se" e "ma", come spesso ci capita di assistere ai tavoli tra i cittadini non detenuti, i cosiddetti "liberi". I detenuti firmano convinti che i quesiti referendari possano rispondere alle loro speranze e tutti ci hanno incitato ad andare avanti.
Oggi abbiamo avuto una lezione di umanità.
Fonte: http://radicalipg.blogspot.com/2013/09/referendum-radicali-in-carcere-perugia.html
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