SACILE Mercato con referendum, a Sacile. Apriranno il banchetto i radicali e socialisti, questa mattina in piazza del Popolo, per raccogliere firme su 12 temi referendari. Esclusi dal centro storico sabato dalla Sagra dei osei, si mobilitano nel cuore della città Stefano Santarossa e Lorenzo Latini. «Ottava tappa della mobilitazione straordinaria di raccolta firme sui referendum socialisti e radicali – annuncia Latini vertice dei nuovo Psi -. Diritti civili, riforma della giustizia e c’è il testamento biologico». Tra le bancarelle del mercato settimanale, la task force offrirà il ventaglio di 12 referendum, con la petizione sul testamento biologico. «In attesa di una legge nazionale che disciplini la materia – spiegano i referendari –, la petizione sarà presentata al consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia sul biotestamento. Si vuole istituire il registro di dichiarazione anticipata di volontà: per dare la libertà a ogni cittadino di decidere, nel pieno delle sue facoltà, a quali terapie intenda sottoporsi e a quali no. Nel caso di una sua incapacità a esprimersi». Sono 34 i Comuni friulani che hanno deliberato, “motu proprio”, l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario. Corrispondono al 40% della popolazione regionale. “Nel Pordenonese – monitorano Latini e Santarossa – i Comuni sono: Arba, Pordenone, San Quirino e San Vito Al Tagliamento. Quando a Sacile?». Bella domanda. «Chiediamo – incalzano i referendari bipartisan – pure la Carta regionale dei servizi sulla dichiarazione anticipata».
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