Ai radicali non basta il box del sesso «Ci vuole il casinò»
Non è solo questione di una «o» acccentata. I radicali , infatti, passano dal "casino" provocato dalla proposta del sindaco Attilio Di Mattia di istituire i box del sesso, all’opportunità di aprire anche un casinò. Antiproibizionismo che spazia dalla prostituzione al gioco, senza preclusioni. Alessio Di Carlo, della segreteria di Radicali Abruzzo, nel ribadire il diritto al dissenso ricorda «dati di fatto e realtà giuridiche pacificamente acquisite. Il primo elemento da considerare è che l'esercizio della prostituzione non è, di per sé, vietato. La legge, infatti, si limita a punire l'adescamento e lo sfruttamento ma non la prostituzione in quanto tale. Dunque, prima di parlare a sproposito, i perbenisti ipocriti che d'un tratto sono balzati sulla poltrona, farebbero bene ad informarsi».
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