Referendum radicali e silenzio dei media

di Paolo Izzo (*)
Due dei dodici referendum proposti dai Radicali puntano all'abrogazione delle inumane norme inserite nel nostro codice dalla legge Bossi-Fini e dal decreto Maroni: in particolare chiedono l'abolizione dell'assurdo reato di clandestinità, nonché di quegli articoli che vincolano il permesso di soggiorno al ricatto dei datori di lavoro.
Ancora troppo pochi italiani sanno di queste proposte politiche perché sono soprattutto i nostri media a tacerle: Avvenire propone una "simbolica" petizione online per abrogare il reato di clandestinità senza citare i Radicali nemmeno per sbaglio; l'Unità, come altri quotidiani, dà continue notizie riguardanti i tragici sbarchi di migranti o la stessa Bossi-Fini (l'ultima questo lunedì), senza menzionare mai l'esistenza dei due referendum; e soprattutto la Rai, che pure sarebbe obbligata dalla Agcom a occuparsi delle battaglie per i diritti civili che partono da Torre Argentina, continua bellamente a ignorarle, preferendo magari produrre un nuovo reality in stile Grande Fratello, intitolato "The mission", che porterà Al Bano ed Emanuele Filiberto a fare mostra di sé tra i rifugiati del terzo e quarto mondo. Possibile che nessuno interrompa questa palese violazione del diritto all'informazione dei cittadini?
(*) Pubblicato su L'Avvenire del 20 agosto 2013

Fonte: http://www.radicali.abruzzo.it/joomla/interni/referendum-radicali-e-silenzio-dei-media.html

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