Referendum: da Grillo a Berlusconi hanno aderito tutti. Ora dalle parole si passi ai…tavoli
di Fabrizio Ferrante, da epressonline.net, 13-07-2013
Improvvise e un po’ inaspettate, sono giunte negli ultimi giorni delle importanti prese di posizione delle forze politiche rappresentate in Parlamento, a sostegno delle proposte referendarie dei Radicali. Dopo le adesioni “ufficiali” annunciate all’ultimo Comitato Nazionale di Radicali Italiani, la settimana che si conclude ha visto Beppe Grillo e Silvio Berlusconi appoggiare apertamente la campagna, impegnandosi a organizzare una massiccia raccolta firme. Se i partiti di centrosinistra appaiono inclini a scindere i quesiti su cui impegnarsi per la raccolta, dal M5S sembrano decisi ad appoggiare per intero l’azione radicale sulla Giustizia e sui diritti civili (www.cambiamonoi.it – www.referendumgiustiziagiusta.it ).
Dal quartier generale azzurro si parla esplicitamente di raccolta a sostegno dei quesiti per la Giustizia Giusta, ma la speranza è che, alla fine, l’impegno del Pdl possa estendersi anche a quelli per i diritti civili e, laddove ciò capitasse, ci troveremmo di fronte a un partito che raccoglie le firme per mettere in discussione norme, in gran parte approvate coi propri voti. Tra queste la Bossi-Fini e la Fini-Giovanardi, che da sole hanno prodotto quasi due terzi dei detenuti attualmente presenti nelle sovraffollate carceri italiane. Solo in Campania, i berluscones hanno dichiarato di voler raccogliere 100 mila firme per quelli sulla Giustizia e Nitto Palma ha dichiarato che, in caso di fallimento dell’obiettivo, si dimetterà da coordinatore del Pdl nella nostra regione. A questo punto, o Palma organizzerà tavoli capillari sul territorio, o avrà trovato il pretesto giusto per lasciare il caotico Pdl campano.
Detto delle parziali adesioni da sinistra – Sel e Prc che hanno aderito ai quesiti “Cambiamo noi” a eccezione del finanziamento pubblico ai partiti – restano il Pd e il Movimento Cinque Stelle. I democratici sembrano inclini a sostenere i referendum sull’immigrazione – ma pretendere una posizione chiara e unitaria dal Pd è richiesta forse eccessiva – ma c’è ancora da capire se e come intenderanno muoversi sul territorio. Idem per la Cgil e per il MoVimento Cinque Stelle, che però registra l’elogio di Grillo al “guerriero” Pannella – che sia preludio verso la sua nomina a Senatore a Vita? – e l’annuncio del “comico” di appoggiare tutti e dodici i quesiti referendari. A questo punto, con la manovalanza “grillina”, quella berlusconiana – sperando, paradossalmente, che non si accorgano che nessun quesito risolverà i problemi di Berlusconi – e quella sporadica delle forze della sinistra – tra cui il Psi che appoggia tutti i quesiti – i Radicali potranno dislocare le proprie risorse al meglio, con la speranza di potercela fare.
L’attesa dei militanti è che alle parole e alle promesse degli altri partiti, seguano fatti concreti e lo scetticismo non manca. Soprattutto in ricordo di passate esperienze – in particolare con Berlusconi nel 2001 – dove i medesimi quesiti furono boicottati al motto di “ghe pensi mi”, o anche solo per dei segnali giunti da altre forze politiche, che non si sono ancora concretizzati. Il tempo c’è – ma neppure troppo – e l’obiettivo è quello di concludere la raccolta entro fine settembre, per un lavoro che richiederà ai militanti impegno e fatica per l’intera estate. A Napoli i tavoli riprenderanno nella settimana che sta per iniziare – probabilmente martedì e venerdì sera a piazza Bellini, per le info ufficiali www.perlagrandenapoli.org - edalla nostra città è partita anche l’adesione degli avvocati dell’Oua, che si è poi estesa a livello nazionale.
La mobilitazione è pronta a partire in tutta Italia, sulla scia dello sprint lanciato da Paolo Izzo e dai Radicali di Roma che stanno svolgendo un instancabile lavoro di raccolta firme con più tavoli al giorno, in diverse zone della città. Un ottimo esempio di militanza, senz’altro da seguire.
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