Quel pacchetto da 12 Referendum

Carissimo direttore, Le scrivo per la necessità di cambiamento di questo regime e per richiamare attenzione sulle potenzialità di questo cambiamento. La partitocrazia italiana ha distrutto tutto, i basilari diritti civili dei cittadini sono negati dalla sopraffazione delle istituzioni politiche partitocratiche e dalle caste di regime e si vi è qualcosa peggio della classe politica in codesto paese quella è la magistratura, a partire da quella magistratura milanese che da sempre rincorre Berlusconi ma che non alza un dito per far luce sulla vicenda Formigoni (o meglio Firmigoni) da sempre vicino a Comunione e Liberazione. La svolta referendaria in questo paese la devono intraprendere i cittadini liberi e la società civile e noi Radicali, Liberali e Libertari proponiamo un pacchetto di 12 Referendum a tutto il mondo civile, a tutti gli uomini liberi amanti della laicità delle istituzioni e delle esistenze. Al popolo italiano, quel popolo che con l’aborto e il divorzio ha dimostrato di essere avanti al becero conservatorismo rappresentato dal catto-comunismo che trasversalmente attraversa tutti i più grandi partiti italiani, chiediamo di sostenerci, per annullare gli effetti scellerati della Bossi Fini, della Fini Giovanardi, l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e per riaffermare una giustizia che dalla teoria diventi praticamente uguale per tutti, senza distinzione di classe e di ceto sociale. Vi chiediamo di sostenerci firmando e facendo firmare i nostri referendum che sono soprattutto i vostri perché vogliamo dare una svolta liberale e autenticamente progressista a questo paese. Siamo fiduciosi nel popolo casertano e napoletano e insieme possiamo eliminare il cancro della partitocrazia. Questi referendum sono una lezione sia alla destra che alla sinistra, una lezione che potrebbe far intraprendere un loro sviluppo verso posizioni più europee e liberali. Al centro destra chiediamo di divenire finalmente autenticamente liberale, sposando i diritti civili che proponiamo con i referendum e abbandonando il conservatorismo morale e cattolico che ha distrutto nell’intimità delle famiglie questo paese. Al centro sinistra chiediamo di ritrovare quell’anima garantista che negli anni, oramai passati, dei vari socialismi liberali e libertari caratterizzava la vera sinistra, oggi avvolta nello giustizialismo più radicale, nonostante gli insegnamenti della storia, da Pietro Valpreda ad Enzo Tortora. L’esito di questi referendum sarà, quindi, anche da svolta a tutto il mondo politico di destra e di sinistra facendo riscoprire sana ed autentica laicità all’interno delle proprie strutture partitocratiche. Vogliamo libertà, lavoriamo per la libertà. Ricordo l’insegnamento di Bruno Leoni, e chiedo a voi di ricordarlo insieme a noi: “Gli uomini liberi sono governati dalle regole, gli schiavi sono governati dagli uomini”. Un mio caloroso saluto ai parenti dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere e un mio caloroso abbraccio a tutti i detenuti delle carceri di stato di regime. “Rivolta gandhiana e non violenta” Domenico Letizia
Domenico Letizia | 26 giugno 2013 21:46 (Fonte)

Fonte: http://www.radicalicaserta.com/?p=203

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