Rifugiati, non clandestini una battaglia civile

di Paolo Izzo pubblicato su la Repubblica, il 20/06/13

In occasione della Giornata mondiale del Rifugiato è bene ricordare che due dei dodici referendum proposti dai Radicali nelle ultime settimane riguardano il tema dell’immigrazione. Le nostre autorità, che spesso omettono di valutare lo “status di rifugiato” dei migranti in arrivo da Paesi in guerra o da condizioni di vita insostenibili, si valgono della introduzione di un reato inesistente: quello di clandestinità.

I referendum sono volti ad abrogare proprio questa norma assurda che punisce una condizione piuttosto che una condotta e gli articoli che legano indissolubilmente la possibilità di restare nel nostro Paese alla stipula di un contratto di lavoro, con ciò costringendo centinaia di migliaia di migranti al continuo ricatto dei datori di lavoro oppure a sottomersi al lavoro nero o alla microcriminalità.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=11448&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rifugiati-non-clandestini-una-battaglia-civile

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