Antonio Borghesi: Diritti civili nell’agenda dell’Italia dei Valori e Radicali
di Antonio Borghesi*, da italiadeivalori.it, 18-06-2013
Nei giorni scorsi ho incontrato Mario Staderini, segretario dei Radicali Italiani, cui mi lega amicizia e stima. Il Partito radicale è impegnato, da sempre, sul tema dei diritti civili, questioni aperte e vive nella nostra società. Sia come vicepresidente che come presidente del gruppo parlamentare di Idv alla Camera, ho sempre cercato e coltivato il dialogo con i Radicali, sia perché a loro mi accomuna la visione laica della politica come servizio ai cittadini, sia perché ritengo la ricerca del confronto e del dialogo con le altre forze politiche essenziale per un partito che abbia la cultura del “FARE”.
L’incontro con Mario è stata l’occasione per parlare, non solo di strategie, visioni e obiettivi comuni, ma anche dei due importanti appuntamenti che vedono impegnati i nostri rispettivi partiti da qui a breve: il lancio della campagna referendaria dei Radicali ed il congresso straordinario di Italia dei Valori.
Il Partito radicale ha lanciato una serie di referendum con un denominatore comune, quello di non avere né spazio né voce nell’agenda politica e televisiva italiana.
- Divorzio breve. Serve dare la parola al popolo per cancellare le lungaggini burocratiche e gli alti costi a carico delle famiglie.
- Abolire senza se e senza ma il finanziamento pubblico ai partiti, così come vuole il referendum di Idv che rischia, però, di non essere ammesso.
- Otto per mille. Abrogazione di quel sistema truffaldino per il quale anche il cittadino che non sceglie vede destinato alle confessioni religiose i suoi soldi.
- Abrogazione della legge Bossi – Fini, che dal punto di vista dell’immigrazione irregolare non ha risolto nulla, mentre ha reso più difficile la vita agli immigrati onesti che vogliono vivere nel nostro paese e pagare regolarmente le tasse.
- Abrogazione della legge Fini-Giovanardi, che colpisce in maniera severissima e ingiustificata chi detiene piccoli quantitativi di droga.
Sono molti i punti in comune tra questi referendum e le battaglie che ha portato avanti Italia dei Valori in questi anni, dentro e fuori il Parlamento. Il nostro paese ha ancora molto da fare sul tema dei diritti civili e, se sarò segretario dell’Italia dei Valori, intendo mettere in campo azioni concrete perché su temi dei diritti e della libertà di scelta delle persone l’Italia non debba continuare ad essere fanalino di coda in Europa. Insieme.
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