Verona / Grazie a Lega Nord, UDC e clericali i cittadini conoscono la campagna “Eutanasia Legale”
Il senatore De Poli dice che «sui temi etici ci sono diverse sensibilità nel Paese», ed ha ragione , la contrapposizione non è però tra laici e cattolici, ma tra liberali e illiberali. La presunta “sensibilità” difesa da De Poli, Barbara Tosi, Valdegamberi e Grigolini – a quanto pare l’unica a dover essere tutelata – è quella di chi pretende di imporre a tutti la propria visione del mondo e le proprie credenze.
Il gioco di parole grazie al quale le questioni sociali vengono definite “etiche” e spinte nell’ambito del “sacro” è ormai noto e i cittadini non si fanno più ingannare, capiscono lo spirito laico e pragmatico della nostra proposta di legge che altro non chiede se non il rispetto delle diverse sensibilità e volontà di ciascuno, secondo l’intuitivo principio dell’autodeterminazione. A nessuno verrà imposto di sospendere le cure, semplicemente ognuno potrà scegliere per sé.
“Perché qualcuno deve decidere per me?”, “perché devo continuare a soffrire?”, “a chi giova la mia sofferenza?”, queste sono alcune delle domande che spesso si pongono le persone che, affette da gravi malattie incurabili, si avvicinano alla morte attraversando sofferenze atroci e sapendo che in Italia la maggior parte dei politici preferisce voltarsi dall’altra parte per compiacere le gerarchie ecclesiastiche, pontificando su concetti astratti come “sacralità della vita” e “valori non negoziabili”.
In ogni caso non posso che ringraziare gli strenui difensori della vita-a-tutti-i-costi che, nonostante la «prioritaria emergenza economica e sociale», hanno trovato il tempo per prendere posizione sulla non prioritaria questione dell’eutanasia, dando così grande visibilità alla nostra campagna. Grazie a loro le cittadine e i cittadini veronesi sanno finalmente dove andare a firmare!

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