Giustizia: Sarno (Uil-Pa); la soluzione immediata si chiama amnistia…
pubblicato su Il Velino, il 29/05/13
Il preventivato rigetto del ricorso presentato avverso la sentenza della Cedu impone all’Italia di trovare quelle soluzioni che non sono state trovate da cinquant’anni. Ne sovviene che per regolarizzare, sebbene temporaneamente, la situazione all’interno delle carceri il Governo e il Parlamento non hanno alternativa dal promulgare un provvedimento di indulto e amnistia”.
È quanto ha affermato il segretario generale della Uil-Pa Penitenziari, Eugenio Sarno questo pomeriggio nel corso dell’incontro che il Guardasigilli Annamaria Cancellieri ha convocato con le rappresentanze sindacali degli operatori penitenziari e della polizia penitenziaria. Sarno ha anche sottolineato la necessità di intraprendere un percorso di riforma organizzativa del Corpo di polizia penitenziaria all’interno di una riorganizzazione generale del sistema penitenziario. “Auspichiamo che la polizia penitenziaria possa trovare quella perequazione ordinamentale e di trattamento economico che le equipari davvero alla altre forze di polizia” ha detto Sarno.
Il Segretario Generale della UilPa Penitenziari ha chiuso rimarcando la necessità di provvedere alla nomina di almeno due dirigenti generali e che sia assegnato un direttore ad ogni istituto. “Ci chiediamo come sia possibile che pur disponendo di 315 dirigenti, a fronte di 207 istituti penitenziari, vi siano ancora 39 istituti senza direttore titolare, tra i quali di alcuni un certo rilievo – elenca il leader della Uil Penitenziari – come Roma Rebibbia, Bologna, Santa Maria Capua Vetere, Frosinone, Avellino e Trento”.
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