Elezioni comunali, il centrosinistra tenta la rimonta
di Roberto Fuccillo, da Repubblica.it, 26-05-2013
Oggi e domani alle urne 825 mila campani. Tra le sfida principali Avellino, Castellammare di Stabia, Portici, Afragola, Marano, Melito.
Dice Francesco Nitto Palma, coordinatore regionale del Pdl: «Ho girato per le città, abbiamo ottimi candidati, sono molto ottimista, così come lo ero prima di conquistare il 38 per cento alle politiche in Campania». Dice Gino Cimmino, segretario napoletano del Pd: «Si vota in città importanti. Abbiamo messo in campo personalità per il cambiamento. Speriamo si possa dar vita a un nuovo inizio, specie per porre le basi di una nuova amministrazione sia nella città metropolitana che nella Regione».Aggiunge Arturo Scotto, segretario regionale di Sel: «Ci auguriamo che i condizionamenti e il voto di scambio che abbiamo denunciato a prefetto e forze dell’ordine non abbiano il sopravvento e si possa votare in un clima di serenità e legalità».
Questi i temi su cui si gioca questa tornata elettorale. Oggi e domani si vota in 89 Comuni della Campania, di cui 20 sopra i 15mila abitanti. Sono circa 825mila gli elettori, di cui oltre metà nella provincia di Napoli. Qui dunque, nel napoletano, le battaglie più aspre, con sei grandi Comuni al di sopra dei trentamila abitanti, come Castellammare, Portici, Afragola, Marano, Melito e Somma Vesuviana, chiamati alle urne. Importante anche la sfida elettorale di Avellino.
Sul piano politico un tema che unifica il voto è quello del tentativo di rimonta del centrosinistra. Su 13 Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, ben 9 escono da amministrazioni di centrodestra. Partito democratico e alleati sono chiamati al recupero. Con l’incognita del Movimento Cinque Stelle, che presenta propri candidati in molte città, e per i quali Roberto Fico si è detto molto ottimista, preannunciando peraltro il no del Movimento a qualsiasi apparentamento al secondo turno.
Entrambi gli schieramenti principali debbono affrontare il fenomeno delle giunte sciolte anzitempo: ben 5 per il centrodestra (Boscoreale, Castellammare, Cercola, Grumo Nevano, Melito) 3 per il centrosinistra (Marano, Ottaviano, Portici), tutte saltate anticipatamente per crisi politica.
Fra le principali sfide c’è quella di Castellammare. Il centrodestra l’aveva riconquistata con Luigi Bobbio, poi la rottura. Il sindaco uscente si ripropone con una sua civica, la coalizione punta invece su Antonio Pentangelo, presidente della Provincia dopo l’abbandono di Luigi Cesaro. Il centrosinistra classico è con Nicola Cuomo, vincitore della primarie, ma ci sono altri cinque pretendenti. Situazione simile a Afragola: finisce l’era di Vincenzo Nespoli, il Pdl radunato una coalizione che si spinge fino all’Api, su Antonio Pannone, ma altri puntano su Biagio Castaldo. Il centrosinistra si affida invece all’ex parlamentare e vicesegretario regionale del Pd, Domenico Tuccillo, appoggiato anche dall’Udc.
A Marano il centrodestra propone Angelo Liccardo. Sull’altro fronte Michele Palladino riunisce Pd, Idv, Cd e Sel, ma Rifondazione e alleati ripropongono l’ex sindaco Mauro Bertini. A Melito va in scena l’eterna lotta fra il Pdl Antonio Amente e il Pd Venanzio Carpentieri. A Portici è lotta per succedere a Enzo Cuomo, nel frattempo divenuto senatore. Giovanni Iacone unisce il cartello del centrosinistra, a eccezione di Idv, Verdi, Sel, Udc e Psi, che convergono su Nicola Morrone. Il centrodestra corre con Vincenzo Ciotola. Ci sono anche il montiano Luciano Marotta e il grillino Giovani Erra.
Elezioni anticipate anche nei due principali Comuni del casertano, Maddaloni e Marcianise, amministrate fin qui dal centrodestra come pure San Felice a cancello. Centrodestra uscente anche nei grandi Comuni del salernitano, Campagna, Pontecagnano e Scafati. Ad Avellino invece si vota per sostituire Giuseppe Galasso, che si era dimesso per partecipare alle politiche, salvo venire collocato dal Pd in una posizione impossibile di lista. Il Pd propone ora Paolo Foti, ma rischia di pagare pegno agli avversari se non fosse che il centrodestra si è diviso: Nicola Battista per Pdl e alleati, e Costantino Preziosi, sostenuto da Udc e civiche.
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