I radicali abruzzesi ricordano il XXV anno dalla scomparsa di Tortora
Sabato scorso, 18 maggio, una delegazione di Radicali Abruzzo ha ricordato il venticinquesimo anno dalla scomparsa di Enzo Tortora deponendo un mazzo di fiori all'ingresso della strada intitolata, a Pescara, al popolare giornalista genovese.
“Commemorare Enzo Tortora e ricordarne la vicenda giudiziaria e politica – ha spiegato Alessio Di Carlo, della segreteria di Radicali Abruzzo – è fondamentale, tanto più in questi giorni in cui Silvio Berlusconi ha avuto l'ardire di accostarsi alla figura del giornalista genovese”.
“Al di là degli aspetti giudiziari e del differente atteggiamento assunto rispetto ai processi – ha aggiunto Di Carlo – quello che rende improponibile l'accostamento è il fatto che, mentre in vent'anni di attività politica, molti dei quali di governo, nulla è stato fatto da Berlusconi e dal suo partito in materia di giustizia, Tortora è riuscito, con una sparuta pattuglia di compagni radicali, a condurre il Paese alla schiacciante vittoria sulla responsabilità civile dei magistrati”.
L'esponente radicale ha concluso ricordando che “l'esito di quel referendum è stato poi calpestato dalla legge approvata nel 1988 e, oggi, nessuna credibilità può essere attribuita ad un movimento che afferm di voler riformare la giustizia italiana senza ripartire dalla riaffermazione di quel principio di responsabilità dei magistrati plebiscitariamente richiesto dai cittadini italiani”.
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