Agevolazioni prima casa anche a coppie gay

La giunta Serracchiani ha deciso di modificare il regolamento per l’assegnazione del contributo di Mediocredito
UDINE Una domanda respinta aveva infranto il loro sogno. Quello di possedere una casa di proprietà. La Banca Mediocredito del Fvg, a febbraio, aveva detto di no al finanziamento per la prima casa a una coppia gay di Pordenone. Perchè non avrebbe soddisfatto i requisiti di vivere “more uxorio” (come matrimonio). Questa storia ora avrà un finale diverso. Il Fvg ha scelto di cambiare passo. Di scegliere la strada della chiarezza. Contro ogni forma di discriminazione. Ieri la giunta Serracchiani la sua decisione l’ha presa. Rivedere il regolamento per l’assegnazione del contributo sulla prima casa sulla base del parere espresso dall’avvocatura regionale. Secondo il quale l’esclusione delle coppie omossessuali conviventi dal beneficio della concessione può essere considerata discriminatoria e lesiva del diritto alla vita familiare. Non ci saranno più interpretazioni, il regolamento parlerà chiaro. E dunque le agevolazioni spetteranno anche alle coppie gay conviventi. Lo conferma l’assessore Mariagrazia Santoro a cui è stato affidato l’incarico di rivederlo. «È evidente che questo passo – afferma – va verso la chiarezza. Rivedendo il regolamento al parere dell’avvocatura, il ricorso che era stato presentato al Tar da parte dell’associazione Arcigay Friuli cadrà in automatico essendo venuta meno la norma discriminatoria». Arcigay Friuli, infatti, aveva deciso di andare fino in fondo alla vicenda per difendere i diritti dei due giovani omossessuali facendo causa alla Regione e impugnando il documento davanti al Tar. Era inammissibile che alla coppia di 35 enni, da sette anni insieme, fosse stato negato il contributo di 17 mila euro assegnato come incentivo a fondo perduto per chi fa un primo investimento immobiliare. Non solo per il Comune di Pordenone la coppia era a tutti gli effetti «una famiglia anagrafica basata sul vincolo affettivo». Ma c’erano anche numerose sentenze e regolamenti europei che supportavano le loro ragioni. Ovvero che si debba definire “more uxorio” il rapporto di unione affettiva tra due uomini e due donne che, non potendo unirsi in matrimonio, devono avere uguali diritti rispetto a quelli delle coppie coniugate. Ora la svolta. Un primo passo è stato fatto. Un passo che assume una valenza maggiore vista la giornata in cui è stato compiuto. Ieri in tutto il mondo eventi e manifestazioni si sono tenuti contro l’omofobia. Ha voluto dare un segnale forte, pertanto, la giunta Serracchiani. «In concomitanza con la giornata di lotta contro l'omofobia – ha commentato la presidente – la decisione che abbiamo preso adegua in questo settore il Friuli Venezia Giulia agli standard dei diritti civili previsti dall'Unione Europea». È consapevole che questo rappresenta solo un punto di partenza. «C'è ancora parecchio lavoro da fare, ma almeno un punto fermo siamo in grado di metterlo e – ha poi concluso – così abbiamo fatto». Un segnale di apertura. Sono concordi le associazioni Arcigay e Arcilesbica della Regione. «È un segno di grande civiltà – commenta Lisa Del Torre, presidentessa dell’Arcilesbica di Udine – ma soprattutto di riconoscimento di una società che c’è e che esiste». «Non avremmo potuto festeggiare meglio la giornata contro l’omofobia – conclude – e il fatto che sia stata una delle prime decisioni prese dalla nuova giunta dimostra l’importanza di questo atto. Siamo davvero felici». Ora non ci sarà più alcun dubbio. Il regolamento sarà rivisto e non lascerà più spazio a interpretazioni. Nessun sogno potrà più essere infranto.

Fonte: http://www.radicalifriulani.it/content/agevolazioni-prima-casa-anche-coppie-gay
- Login to post comments