Regione, dimissioni col trucco: i consiglieri Pdl le danno a Grasso
di Angelo Agrippa, da “corriere.it”, 11-04-2013
NAPOLI — I neo senatori Eva Longo e Domenico De Siano, entrambi del Pdl, hanno presentato le loro dimissioni da consiglieri regionali della Campania. Solo che invece di notificarle agli uffici dell’amministrazione regionale le hanno presentate al presidente del Senato. Una modalità quanto meno irrituale, se non impropria, di formalizzare la decisione. Tanto che gli uffici di Palazzo Madama hanno mostrato immediatamente il loro disappunto. Eva Longo, salernitana di Pellezzano, di cui è stata sindaco oltre che presidente del consiglio provinciale, ha però promesso: «Io e De Siano domani presenteremo le nostre dimissioni anche agli uffici della Regione Campania». Scusi, e perché non farlo subito? «Perché si è reso necessario comunicare al Senato la nostra opzione, dato che è la giunta per le elezioni di Palazzo Madama a esprimersi sulla incompatibilità. Ma è tutto in regola. La scelta, ormai, è fatta. Non ci tireremo indietro».
LA MANOVRA - Del domani c’è, finora, poca certezza. E più di uno insinua «che è tutta una manovra per prendere tempo, giacché nessuno, oggi, sa con sicurezza se la legislatura durerà o meno». E allora, meglio tenere i piedi in due staffe, al riparo da qualunque rischio. Il vicecapogruppo regionale del Pdl, Pasquale Giacobbe, con una nota è intervenuto con durezza sulla storia dell’incompatibilità causata dal doppio incarico di consigliere e/o assessore regionale e di parlamentare. «Il Pdl ha bisogno di fare politica iniziando a ripristinare le regole — ha stigmatizzato l’esponente del Pdl —. Per quanto mi riguarda le posizioni attuali di De Mita e Taglialatela sono un ulteriore schiaffo alla politica. Il tempo dell’assessorato per De Mita e Taglialatela è già scaduto: è venuto piuttosto il tempo per De Mita e Taglialatela di rispondere ai loro elettori, e quindi insieme con tutti i parlamentari del Pdl e degli altri partiti, di compiere una seria battaglia per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione con le imprese, visto che le Regioni virtuose come la Campania potrebbero trovare difficoltà rispetto a quelle del Nord, tale da avviare una ripresa, seppur parziale, dell’economia. Un rinnovamento non può e non deve essere sentito solo da alcuni, ma deve investire tutti i partiti. Solo se la politica ritroverà le giuste regole e il giusto funzionamento, anche il presidente della giunta e del consiglio, assessori e consiglieri regionali, ritroveranno il proprio ruolo. Ma soprattutto con le regole ci può essere un partito che vigila senza consentire che furbi e furbetti facciano crescere sentimenti di antipolitca nel nostro paese».DIMISSIONI - Umberto del Basso de Caro, neo-eletto deputato del Pd, ha invece mantenuto la promessa, come annunciato ieri al Corriere del Mezzogiorno: «Le mie dimissioni — ha confermato — sono state presentate all’autorità politica, vale a dire al presidente del consiglio regionale, Paolo Romano, e all’autorità amministrativa, cioè alla segreteria generale dell’assemblea regionale, con protocollo numero 48. Gli altri miei colleghi le hanno presentate al Senato? Cosa vuole che risponda? Ognuno fa ciò che crede, io ho agito in modo diverso, l’ufficio al quale andavano comunicate è la Regione, sebbene la legge fornisca sessanta giorni dalla data della proclamazione, al di fuori del tempo di grazia di dieci giorni, per sciogliere il nodo del doppio ruolo di consigliere regionale e senatore. Per me ritengo sia molto più significativa, sotto certi aspetti, la resistenza fin qui opposta dai due assessori De Mita e Taglialatela, dato che per loro non si tratta neanche di optare per l’uno o l’altro incarico, ma dovranno essere dichiarati decaduti dall’incarico amministrativo. Il mio ultimo giorno da consigliere sarà il 15 aprile: con l’approvazione del bilancio tornerò a casa come deputato».
ALTRI CASI - A del Basso de Caro subentrerà l’avvocato Giulia Abbate da Airola, sannita come de Caro. Quando diventeranno definitive le dimissioni dei due consiglieri regionali del Pdl De Siano e Longo si spalancheranno, poi, le porte dell’assemblea campana per l’ex sindaco di Battipaglia, Fernando Zara, e per Flora Beneduce, consorte dell’ex assessore regionale di fede gavianea, Armando De Rosa. Quest’ultima (nel cui profilo biografico ufficiale si fa esplicito riferimento al fatto che nacque «in una notte di maggio a Sant’Antimo, città della provincia di Napoli, da famiglia di elevata estrazione sociale; riceve un’educazione basata essenzialmente sui sani principi e sui valori dell’umiltà, onestà, solidarietà ed operosità, nella convinzione che nascere in una famiglia benestante sia una fortuna, ma non per questo bisogna credersi “migliori”») tuttavia entrerà in consiglio come supplente, ruolo che finora è stato assegnato a Luciano Passariello che sostituisce Massimo Ianniciello, il consigliere agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta sui costi della politica, in quanto accusato di aver percepito illecitamente un rimborso di circa 64mila euro esibendo fatture per operazioni inesistenti.
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