Comunicato stampa di STEFANO SANTAROSSA, presidente Associazione RADICALI FRIULANI, candidato al Consiglio regionale “LISTA CITTADINI PER DEBORA SERRACCHIANI PRESIDENTE” nella circoscrizione di Pordenone

Va il nostro pieno sostegno a ARCIGAY FRIULI che ha deciso di ricorrere contro la Regione al TAR dopo il caso della coppia gay di Pordenone si era vista rifiutare il Contributo Regionale Prima Casa (previsto per coppie sposate, coppie conviventi e, addirittura, singoli cittadini) in quanto l’omosessualità non li renderebbe “idonei”. Questa era stata l’ardita interpretazione di Mediocredito e degli uffici della Regione.
Questo è il primo caso in cui una coppia gay decide di percorrere la via giudiziaria per affermare il diritto al contributo sull’acquisto della prima casa che è previsto per tutte le categorie tranne che per le coppie gay e servirà da apripista per tutti coloro che sono stati scoraggiati in passato dagli stesi uffici preposti nel richiedere tale contributo.
Quanto ci racconta Giacomo Deperu, presidente di Arcigay di Udine e Pordenone, ha dell’incredibile, con molti casi in cui alle coppie veniva detto ‘siete gay, non potete’ dagli stessi funzionari preposti al recepimento delle pratiche per il mutuo. La responsabilità politica della giunta Tondo in questo caso è netta e va denunciata. Renzo Tondo sposando per convenienza la linea “vaticana” dettata dall’UDC nega la tradizione laica in cui è cresciuto relegando la nostra regione nelle ultime posizioni per il riconoscimento dei diritti civili delle coppie omosessuali.
La Regione dovrà riconoscere e concretamente applicare i principi di non discriminazione e di pari opportunità anche alle coppie non unite in matrimonio, questa è la migliore strategia per la piena uguaglianza sostanziale e non solo formale, su queste materie.
Assistenza e sanità, casa, diritti del personale dipendente, istruzione e formazione, sono le prime aree di intervento nelle quali vanno individuate le condizioni di privilegio non giustificato per le coppie matrimoniali ed estendere a tutte le famiglie, anche quelle senza matrimonio. Questo è il programma che intendiamo far conoscere ai cittadini del Friuli Venezia Giulia in occasione del voto del 21 e 22 aprile per il rinnovo del consiglio regionale.