Grande Satyagraha a Napoli fra presidi a Poggioreale, adesioni al digiuno e visite ispettive
Marco Pannella è in sciopero della fame dallo scorso fine settimana e da lunedì 25 marzo fino a domani, quando l’iniziativa terminerà in attesa di altre azioni, dirigenti, militanti e semplici simpatizzanti si sono uniti a quello che è stato definito un “grande Satyagraha”. C’è chi lo ha fatto per l’intera durata del digiuno e chi – come nel caso di chi scrive, in riferimento a domani – sceglierà o ha scelto di aderire in maniera simbolica con un’astensione dal cibo di 24 ore. La parzialità dell’adesione allo sciopero della fame non ci ha impedito, nella giornata di ieri, di portare avanti e documentare un’attività politica che all’esterno del carcere napoletano di Poggioreale prosegue da oltre due anni e, seppur fra qualche malcontento, continua a dare i suoi frutti a livello di seguito.
Circa 30 cittadini in coda e in attesa di accedere alla struttura per visitare i congiunti, hanno ascoltato le argomentazioni che Rodolfo Viviani, Luigi Mazzotta, Angela Micieli, Paola Laperuta e chi vi scrive, hanno portato all’attenzione delle centinaia di persone presenti e hanno scelto di aderire per uno o due giorni allo sciopero della fame. Riferimenti, nelle parole dei militianti, all’iniziativa di Pannella, alla manifestazione da organizzare prossimamente al fine di chiedere al Parlamento una risposta definitiva sul tema della Giustizia e dell’Amnistia, in un clima caldo ma inaspettatamente – in minima parte – ostile. “Che fine hanno fatto i nostri voti alla lista AGL”? Oppure, “ma possibile che Pannella lo abbiamo votato solo noi”? fino a un perfido “Pannella fa solo scioperi della fame ma poco altro”. Queste alcune delle espressioni dettate dallo sconforto e dall’impazienza per un provvedimento di clemenza che rischia di diventare un boomerang perfino nei confronti dell’immagine dell’unico politico seriamente impegnato sul tema.
Compito svolto ieri dai militanti napoletani (video intervista a Mazzotta, clicca qui, video intervista a Viviani, clicca qui) è stato dunque anche quello di spiegare le cause dell’insuccesso elettorale ricordando a tutti la natura della presenza della lista di scopo, già evocata durante la campagna elettorale quando Mazzotta ha più volte spiegato che: “noi non entreremo in Parlamento ma i voti alla lista servono per dare un segnale che abbiamo la forza per continuare la lotta”. Concetto già ampiamente espresso nei giorni che hanno preceduto il voto ma che evidentemente per qualcuno non è ancora chiaro anche all’interno del mondo radicale, figurarsi per quello ruotante dentro e fuori al pianeta carcere.
Un interesse per il mondo dimenticato delle carceri è giunto anche da due parlamentari di Sinistra Ecologia e Libertà, che questa mattina hanno svolto una – seppur breve – visita ispettiva all’interno del carcere di Poggioreale. Peppe De Cristofaro e Arturo Scotto – rispettivamente senatore e deputato Sel – assieme al presidente di Antigone Campania, Mario Barone e a Rodolfo Viviani – presidente dell’associazione Plgn – hanno visitato alcune celle del padiglione Avellino, ovvero quelle per i detenuti in isolamento sanitario. Non un caso, data la difficile situazione sanitaria del penitenziario napoletano che nelle scorse settimane ha portato almeno quattro decessi all’interno della struttura. Importante il fatto che altri partiti decidano di interessarsi al problema delle carceri, sebbene in passato ci siamo abituati a visite lunghe più di tre ore condite da lunghe conferenze stampa dei parlamentari radicali – e non – per illustrare quanto appreso nel corso dell’ispezione. Una prassi oggi non osservata ma sempre utile, anche a dimostrare un reale coinvolgimento in una battaglia che, prima ancora che umana è per l’affermazione della legalità, della Costituzione e delle norme di giurisdizione internazionale. La speranza, dunque, è che alla toccata e fuga di stamattina possano seguire non solo altre visite – Poggioreale è immenso – ma soprattutto azioni legislative e politiche concrete. Le Proposte di legge per l’Amnistia, in fondo, Luigi Compagna (Pdl) e Luigi Manconi (Pd) le hanno già presentate…
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