Lettera di solidarietà a Marco Zavagli

Chi conosce la storia dei rapporti tra la “Stampa” e i Radicali, sa quanto siano profonde e motivate le critiche da noi riservate alla categoria. Non a caso una storica rubrica radiofonica di Radio Radicale si intitola “Stampa e Regime”.

Ma per prassi Radicale, come contrappasso alla massima criticità, conserviamo la capacità riconoscere la “buona Stampa”. Parafrasando uno dei temi della ultima e silenziatissima (dalla Stampa) campagna elettorale Radicale che recitava #tutti tranne i Radicali, diciamo: #tutti tranne Estense.com, tutti tranne Marco Zavagli.

Questa affermazione naturalmente non ignora il lavoro onesto e appassionato di molti altri giornalisti che nel tempo si sono occupati del caso Aldrovandi, ma va riferita al contesto della stampa ferrarese. Fin dall’inizio mentre testate “storiche” si barcamenavano o, addirittura, fungevano da megafono per la procura e la questura, Estense.com praticò il diritto di cronaca fino in fondo. Da allora fino ad oggi con coerenza e passione civile.

La stessa passione civile che negli anni ha animato il desiderio di Giustizia e verità della famiglia di Ferderico Aldrovandi.

Purtroppo, e veniamo al fatto, la maggioranza delle sigle sindacali di Polizia s’è schierata, da subito, senza se e senza ma al fianco dei quattro agenti che il 25 settembre 2005 effettuarono un “controllo” di polizia così violento da uccidere un ragazzo diciottenne, incensurato e disarmato.

Nessun dubbio quindi, nessuna vera riflessione sui fatti. Solo un riflesso conservativo  che non prevede ne’ ammette neppure in ipotesi l’errore, il delitto.

Un comportamento corporativo, “sindacale” la cui componente individuale espressa dall’atteggiamento tenuto dai quattro poliziotti coinvolti è alla base delle motivazioni espresse dal tribunale di sorveglianza di Bologna che ha rifiutato i domiciliari per i quattro colpevoli secondo tre gradi di giudizio non riuscendo a: «il tribunale a individuare qualsivoglia elemento di meritevolezza atto a sostenere la concessione e poi la corretta fruizione, ai fini rieducativi, dei benefici penitenziari».

In questo quadro Il Coisp, è protagonista dell’ultimo capitolo di questa triste storia. Privi di qualsiasi dubbio, arrivano a denunciare all’Ordine Nazionale dei Giornalisti la testata Estense che in un articolo di Marco Zavagli “smonta” le tesi assolutorie e vittimiste sostenute dal sindacato anche in occasione del “tour del camper della solidarità” che ha toccato fatto tappa principale a Ferrara nei giorni scorsi.

Così come ha fatto l’Ordine stesso, rigettando le richieste del Coisp, esprimiamo la nostra piena solidarietà a Estense.com e a Marco Zavagli. Non solo su questo ultimo episodio, ma su tutto il comportamento che la testata ha tenuto nella vicenda.

Quello che noi Radicali, come a molti cittadini, sta a cuore è l’accertamento di una verità che non sia un atto di vendetta, ma il frutto di percorso processuale inequivocabile.

Pare che questo principio basilare sia difficile da affermare nel nostro paese come purtroppo si è dimostrato in tutti quei casi dove lo Stato è venuto meno al suo dovere di protezione nei confronti dei suoi cittadini “affidati” ai suoi Rappresentanti.

Dal povero Federico fermato per un controllo, a Stefano Cucchi detenuto e deceduto alle decine e decine di detenuti “ignoti” che muoino di suicidio nelle nostre famigerate e pluricondanatte carceri, la nostra solidarietà va a coloro che non si arrendono alle fatalità e all’inverosimile:

Alla Famiglia Aldrovandi e a Marco Zavagli.

Associazione Radicali Ferrara

 

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Fonte: http://www.radicaliferrara.it/portal/content/lettera-di-solidariet%C3%A0-marco-zavagli

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