Secondigliano, ecco l’impianto di compostaggio
Un sistema ad emissioni zero, senza spese per le casse comunali, al quale è associata un’impresa sociale: nell’impianto, infatti, lavoreranno i detenuti del carcere, inseriti quindi in un contesto lavorativo nuovo e rieducati al rispetto delle regole. Un valore solo aggiuntivo, questo, come spiega Danielo Risi (assessorato all’ambiente): ci sarebbe, in totale, per l’associazione Asìa e per i cittadini napoletani, un risparmio che oscilla tra i 500mila e gli 800mila euro l’anno.
Il Comune, sempre contrario agli inceneritori, accetta entusiasta la proposta dell’impianto, che si prospetta essere il primo di una lunga serie. Grandi progetti anche per il porta a porta, che dovrebbe raggiungere più della metà della popolazione entro fine anno. Una raccolta differenziata che in realtà è già in atto in tutta Napoli, e che si avvia a mutare un punto debole della città in uno dei suoi orgogli.
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