Carceri, visita ispettiva dei radicali a Poggioreale e Pozzuoli
di Umberto Ciarlo – CRONACHE DI NAPOLI 08/03/2013
NAPOLI (ucia) – Ieri mattina il senatore radicale uscente Marco Perduca ha bussato alle porte del carcere di Poggioreale, e, esibito il suo tesserino di palazzo Madama, ha chiesto ed ottenuto di effettuare una visita ispettiva; mentre, nel contempo, una delegazione dei suoi compagni di partito, in forza all’associazione “Per la grande Napoli”, hanno manifestato all’esterno per denunciare la condizione di assoluta emergenza sanitaria della struttura, dove nel mese di febbraio sono morti, per cause da appurare, tre detenuti.
“Ho ispezionato il padiglione Roma – ha riferito Perduca, mentre era in viaggio per ispezionare anche il carcere di Pozzuoli – che ha meno di vent’anni, ma strutturalmente è uguale a tutti gli altri. Qui esistono solo tre tipi di celle, quelle singole in cui stanno in tre, quelle per tre dove stanno in sei, quelle per sei dove arrivano ad essercene anche 9. In quasi tutte il bagno è separato solo da una tendina, e in quelle dei transessuali, 12 in totale, che contrariamente a quello che accade in tutte le altre carceri non sono in regime di porte aperte, c’è solo un muretto alto all’incirca un metro. Le docce sono solo al piano e si allagano per dieci ed oltre centimetri, con tutti i conseguenti rischi sanitari. Il problema però è di tutte le strutture idriche, dove non viene effettuata nemmeno la manutenzione ordinaria. Nelle celle i rubinetti perdono acqua, gli sciacquoni anche, ed in alcune questi ultimi non si possono utilizzare pena allagamento della cella.
Alle scorse elezioni hanno votato 33 detenuti su 37 che ne avevano fatto richiesta” – ha comunicato il senatore Perduca, parlando in generale della casa circondariale – certamente un passo avanti rispetto alla manciata di votanti delle elezioni precedenti ma da qui a dire che sia stato garantito il diritto al voto ce ne passa, è ora che il ministero si dia una mossa per risolvere la questione. Il personale penitenziario – ha ricordato marco Perduca, ammonta a 750 unità a fronte delle 950 che dovrebbero esserci, con conseguenze gravi sul carico di lavoro degli agenti, di notte ce n’è solo uno per piano. I reclusi però nonostante le condizioni inumane e degradanti restano sempre molto civili nelle loro proteste. A Poggioreale circa 300 detenuti necessitano di ricoveri ospedalieri ma i tempi di attesa vanno da 6 mesi ad un anno”. Il senatore racconta infine una piccola grande scoperta: “Grazie all’opera di un volontario sono state trovate e restaurate alcune vecchie chitarre, ed un detenuto che aveva studiato al conservatorio sta insegnando ai compagni a suonarle”. Gli attivisti radicali di Napoli, tramite Luigi Mazzotta, del comitato nazionale di Radicali Italiani, dichiarano che: la lotta andrà avanti “fino al ripristino della legalità e al rispetto delle leggi, della Costituzione e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
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