I dati del Centro d’Ascolto per le politiche 2013
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Il Centro d’Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva nasce il 20 febbraio del 1981 da un’idea di Marco Pannella.
Il gruppo parlamentare radicale decise di investire parte dei fondi attribuiti al proprio gruppo per dar vita ad un istituto di monitoraggio dell’informazione radiotelevisiva denominato “Centro di ascolto RAI del gruppo parlamentare radicale”.
L’obiettivo iniziale era dimostrare l’utilità di un sistematico monitoraggio televisivo alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI. Nonostante le sollecitazioni dei radicali, il Parlamento non si doterà mai di un proprio centro per il monitoraggio della programmazione Rai.
Il Centro d’ascolto divenne quindi il primo, e per almeno un decennio l’unico, servizio di monitoraggio dell’informazione televisiva in Italia.
Dagli inizi degli anni ’80 ad oggi, il Centro d’ascolto ha ininterrottamente schedato e archiviato tutti i notiziari e le trasmissioni di informazione delle televisioni nazionali.
Nel corso degli anni il Centro d’ascolo ha sviluppato collaborazioni con testate giornalistiche (Epoca, Panorama, L’Espresso, L’Europeo, la Repubblica), con Rai e Mediaset, con centri di ricerca come il Censis e la Verifica Qualitativa Programmi Trasmessi, e con le università (Torino, Perugia, Roma). All’inizio degli anni ’90 il Centro d’ascolto è divenuto autonomo dal gruppo parlamentare radicale, configurandosi come una divisione della Torre Argentina Società di Servizi S.p.A.
Dal 1994 il Centro d’ascolto effettua per conto del Garante per l’editoria il monitoraggio sulle campagne elettorali e a partire dal 1997 anche un servizio di monitoraggio sulla programmazione di fiction.
Questo rapporto prosegue anche da quando, nel 1998, il Garante viene sostituito dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il monitoraggio comprende il rispetto della “legge sulla par condicio”, il monitoraggio politico-sociale e la verifica del rispetto delle quote europee nella programmazione di fiction da parte delle concessionarie televisive nazionali.
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