Direzione di veneto Radicale - 2/2012 Resoconto della riunione svoltasi a Treviso il 22/1/2013
Resoconto della riunione svoltasi a Treviso il 22/1/2013 ore 21.
Sono presenti i seguenti membri della Direzione: Bruno Martellone (segretario), Elia Lunardelli (Tesoriere), Franco Fois* (punto riferimento per VE), Roberto Zoccolan* (punto di riferimento per PD). Assente giustificato: Paolo Ravasin (presidente). Assente: Fiorenzo Donadello (punto di riferimento per VI).
Sono altresì presenti: Margherita Vergani, Paolo Mercadella, Sara Visentin*, Matteo Collodel*, Eleonora Palma*, Stefania Mauro*, Marcello Dalla Pietà, Carmen Sorrentino*, Niccolò Calabro.*
Il Segretario comunica che, d’intesa col Tesoriere, è stato designato punto di riferimento per Padova Roberto Zoccolan.
Il Segretario svolge ampia relazione sulla vicenda della lista Amnistia Giustizia Libertà che di seguito si sintetizza.
Firme nel Veneto (dati non verificati): 808 firme su 1000 richieste per Veneto1 (PD, VI, VR, RO); 181 firme su 1000 per Veneto2 (VE, TV, BL); 730 firme su 875 per Senato Veneto (75 raccolte su VE, TV, BL). Le Liste AGL non saranno presenti in PIEMONTE, VALLE D'AOSTA, LIGURIA, VENETO, TRENTINO ALTO ADIGE, FRIULI VENEZIA GIULIA, MARCHE, UMBRIA, MOLISE, CALABRIA (senato) ESTERO, LOMBARDIA (camera) E LAZIO (Lazio 2). Le liste AGL saranno presenti in SICILIA, PUGLIA, CALABRIA (Camera), CAMPANIA, LUCANIA, LAZIO (Lazio 1 e Senato) SARDEGNA. TOSCANA, EMILIA-ROMAGNA, ABRUZZO E LOMBARDIA (senato). La raccolta delle firme è ancora in corso per le elezioni regionali nel Lazio (dove sono necessarie oltre 6000 firme) ed in Lombardia (dove sono necessarie 9000 firme). Non risulta una lista AGL o radicale per le elezioni regionali nel Molise.
Circa le cause di tale catastrofico risultato, si ritiene che esse vadano individuate in modo assorbente nel ritardo della chiusura delle liste rese disponibili da Torre Argentina solo la sera del 13 gennaio per la Camera e quella del Senato nel pomeriggio 14. Respinge ogni indebito confronto tra il Veneto ed altre situazioni non paragonabili ed ogni volgare accusa di “boicottaggio”, rivendicando piena correttezza, trasparenza e ragionevolezza della decisione assunta dall’Associazione di non partecipare alla raccolta delle firme. Dai risultati sopra riportati, infatti risulta evidente che l’impresa, in sé non impossibile, lo è divenuta per gli errori di conduzione della dirigenza radicale, in particolare dal ritardo nella chiusura delle liste. Restano pienamente confermate le valutazione espresse con anticipo e comunicate a Pannella ed ai dirigenti radicali con lettera del 5 gennaio ove si evidenziavano, oltre all’impossibilità di raccogliere le firme, 1) la gravi inefficienze dell’organizzazione elettorale, 2) la non trasparenza e la non democraticità della conduzione 3) la contraddittorietà delle proposte di volta in volta escogitate: RNP, lista di scopo, “ospitalità” in una qualsiasi delle tre maggiori coalizioni, lista autonoma “di testimonianza”. A tali critiche vanno aggiunte quelle emerse nella riunione del 14 gennaio relative alla composizione delle liste per il Veneto, calate dall’alto e visibilmente “rimediate”, prive di “esterni di prestigio, non rappresentative delle battaglie radicali sul territorio (per il Senato, in tutto tre radicali veneti, Capolista Perduca ed il resto per tre quarti sono frequentatori abituali della sede di Torre Argentina; nella lista Veneto 1 per la Camera, dopo i capilista Pannella e Bernardini, solo 15 candidati veneti su 34 con Emma Bonino ultima al n. 34; nella lista Veneto 2 gli stessi capilista e Bonino sempre in ultima posizione con solo 8 veneti residenti nelle provincie di BL,TV e VE). Da ultimo si è aggiunta la rocambolesca vicenda del fallito apparentamento nel Lazio con Storace, non in sé scandaloso, ma ad occhio nudo incompatibile con la collocazione politica fin qui tenuta dai radicali nel Lazio e nel paese.
Dovrà essere avviata una profonda riflessione sui risultati catastrofici quanto accaduto e sulle prospettive per rimettere in sesto il movimento radicale. A questa riflessione VenetoRadicale deve partecipare a partire dal comitato nazionale di RI previsto per l’inizio di febbraio e dal convegno sulle forme di partecipazione politica nella galassia radicale promosso dall’Associazione Radicali Verona.
Nella discussione intervengono tutti i presenti ed i compagni collegati via skype che si associano alle considerazioni del segretario sviluppandole.
Al termine della discussione la Direzione dà mandato al segretario ed al tesoriere di:
- organizzare dopo il comitato nazionale dell’inizio di febbraio un’assemblea degli iscritti per rilanciare l’iniziativa dell’associazione nel territorio
- di verificare la possibilità durante la campagna elettorale di utilizzo degli spazi di propaganda indiretta e di altre occasioni per comunicare agli elettori le proposte radicali sul tema dell’amnistia e della riforma giustizia
- organizzare durante la campagna elettorale un’iniziativa pubblica a Mestre di confronto tra i candidati delle maggiori formazioni politiche sul medesimo tema dell’amnistia e della riforma giustizia
- di organizzare appena possibile un iniziativa di pubblico dibattito a Treviso possibilmente negli spazi ex Telecom occupati dal collettivo ZTL Wake up sul tema dell’antiproibizionismo sulla droga in collaborazione con l’ARA.
- Di proseguire per tutto il mese di febbraio le campagne in corso a Treviso (registro testamenti biologici e l’anagrafe eletti).
La prossima direzione di Veneto Radicale si svolgerà mercoledì 6 febbraio p.v. ore 21 presso la Sede di Treviso, salvo diverso avviso.
*collegati via skype
Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2013/01/direzione-di-veneto-radicale-22012.html
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