Quattro giorni di sciopero della fame, battitura e silenzio per il diritto di voto dei detenuti e per l’amnistia. E’ la mobilitazione nonviolenta lanciata da Marco Pannella e dal Partito Radicale che coinvolgerà l’intera comunità penitenziaria, con l’obiettivo di garantire la possibilità, ai tantissimi reclusi che ancora li conservano, di esercitare i propri diritti in vista delle prossime scadenze elettorali. E per ribadire con forza la necessità di un’amnistia – abbinata a un provvedimento di indulto – per uscire subito dall’illegalità gravissima nella quale versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria.
Da lunedì 19 novembre avrà inizio dentro e fuori le carceri uno sciopero della fame, che i detenuti accompagneranno ogni sera con una battitura delle sbarre, dalle 20 alle 20.15,seguita da 45 minuti di silenzio. L’iniziativa proseguirà fino a giovedì e gli ultimi due giorni, il 21 e il 22 novembre, saranno anche di sostegno all’astensione dalle udienze promossa in tutta Italia dall’Unione delle Camere Penali.
Una nuova grande mobilitazione, dunque, che ancora una volta vedrà la partecipazione dei detenuti con i loro familiari, di direttori, associazioni, sindacati, volontari, cappellani, nel solco della battaglia di civiltà di Marco Pannella, per ripristinare – a partire dalle carceri, moderne catacombe del diritto e della democrazia – giustizia e legalità nel nostro Paese. Obiettivo per il quale i Radicali lottano senza sosta con le armi della nonviolenza e che vede, oggi, me e la segretaria del Detenuto Ignoto Irene Testa condurre, dal 24 ottobre uno sciopero della fame, inframmezzato da intere giornate di sciopero della sete, e diversi dirigenti e militanti radicali in digiuno – tra cui il segretario di Radicali Lucani MaurizioBolognetti e il direttore di Notizie Radicali Valter Vecellio – in risposta alla resa di uno Stato che rispetto ai propri cittadini si trova ogni giorno di più in condizione di flagranza di reato.
Sarà possibile aderire alla mobilitazione attraverso i siti radicali: www.radicalparty.org, www.radicali.it e www.radioradicale.it