Salerno: i Radicali passeranno la mattinata dell’epifania alla sezione detentiva dell’ospedale di Salerno, domattina alle 11 saranno al San Leonardo
ASSOCIAZIONE RADICALE SALERNITANA “MAURIZIO PROVENZA”
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Salerno, lì 5 gennaio 2013
COMUNICATO STAMPA
Una delegazione Radicale guidata da Donato Salzano segretario di Radicali Salerno Ass. “Maurizio Provenza” e membro del comitato nazionale di Radicali italiani, dall’On. Dario Barbirotti consigliere regionale e dall’On. Gianfranco Valiante del PD, Presidente della commissione “anticamorra” del consiglio regionale campano.
Dopo la visita di Natale al carcere di Fuorni, dedicata in particolare alla sezione femminile e a quella dei tossicodipendenti, alle carenze nell’assistenza sanitaria unite al sovraffollamento sempre più in crescita, al mancato utilizzo dei riscaldamenti, hanno portato tra le tante ad una segnalazione per due casi disperati di “malasanità”.
Si tratta di Zaira una ragazza nigeriana affetta da una pericolosa epatite B, oggi alla sezione detentiva del San Leonardo, appunto ricoverata poi d’urgenza la vigilia di capodanno per complicazioni sopraggiunte.
Invece di un signore ristretto alla sezione tossicodipendenti, in una situazione disperata, affetto da HIV conclamato, non si hanno ancora notizie, nonostante da tempo aspetti un ricovero urgente in day ospital per accertamenti.
Sarà occasione per chiedere conto non solo alla direzione sanitaria del San Giovanni di Dio dei due casi urgentissimi, ma anche degli standard di assistenza che dovrebbero essere garantiti, all’interno della sezione detentiva, visto che è stata teatro recente dell’ennesima morte che purtroppo ha colpito la martoriata “Comunità Penitenziaria”, sopraggiunta per infarto durante la notte al detenuto ricoverato lì soltanto per accertamenti.
Dichiarazione di Salzano: “nel giorno della manifestazione, di questa nostra”Epifaneia”, saremo con gli ultimi tra gli ultimi perché vogliamo essere speranza e dare loro speranza.“Spes contra spem! Appunto chiedere conto a chi è responsabile del negato diritto alla salute, proprio a quelli come Zaira, tra i più deboli senza né diritto alla difesa, né alla parola, figurarsi alle cure mediche”
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