Marco Pannella a digiuno torna in clinica

Marco Pannella a digiuno torna in clinica. Il leader radicale, al settimo giorno di sciopero della fame e della sete, chiede una riforma della giustizia che migliori la vita nelle carceri. 21:58 - Dopo aver lasciato la clinica alle 17, "nonostante il parere tassativamente contrario dei medici curanti", come recitava l'ultimo bollettino medico, Marco Pannella è stato convinto a far ritorno nella struttura sanitaria Nostra Signora della Mercede a Roma. Il leader radicale, al settimo giorno di sciopero della fame e della sete, era stato ricoverato dopo l'aggravarsi delle sue condizioni, in particolare della funzionalità renale. Al centro dell'ultima protesta di Pannella la richiesta di una riforma della giustizia che migliori la vita nelle carceri e che includa l'amnistia e il diritto di voto per i detenuti. Le sue condizioni di salute erano peggiorate al punto da rischiare la vita. Ma lui, nel pomeriggio aveva firmato ed era uscito dalla clinica. Poi, i medici, che parlano di "assoluta necessità di ricovero ospedaliero" per un ulteriore deterioramento della funzionalità renale riscontrata dagli esami fatti prima di essere dimesso, lo hanno convinto. E' l'onorevole Rita Bernardini a commentare su Tgcom24 le condizioni dell'amico e collega di battaglie: "Facendo lo sciopero totale della fame e della sete, non si può resistere a lungo, i medici dicono che ci sono poche ore davanti". "Marco ci ha sempre insegnato che non bisogna preoccuparsi ma occuparsi delle questioni - prosegue Bernardini -. Lui pone delle questioni che sono i problemi della vita democratica del nostro paese, gli stessi che pose anni fa, nel '76. L'ho visto stamattina, a lui non si può chiedere di smettere, gli si devono dare gli elementi per smettere. Ci tiene troppo a questo paese. Nel '76 si mossero personaggi di livello altissimo, oggi sembra che questo paese sia completamente addormentato rispetto ai problemi della democrazia". Pannella lancia la lista per amnistia-giustizia-libertà Marco Pannella, in collegamento con radio radicale dopo aver lasciato la clinica dove era ricoverato, aveva chiesto a esponenti autorevoli della società civile di candidarsi per una lista "Rosa nel pugno - Amnistia-giustizia-libertà". "Dobbiamo difendere tutti coloro che sono in carcere da Cesare dallo Stato", ha detto. "L'amnistia non c'è stata, non c'è stata... Ora quindi dai, dai dai, dobbiamo intervenire", ha detto Pannella che ha definito l'amnistia "l'unica riforma strutturale possibile". 

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Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/805/marco-pannella-a-digiuno-torna-in-clinica

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