Pannella ricoverato in sciopero totale fame e sete. Lancia Appello alla giustizia, nazionale e internazionale. L'appello del 1976
«Uno schieramento di prestigio senza precedenti alcuno rivolge un appello alla giustizia, nazionale e internazionale»: così Marco Pannella, in un collegamento, stamattina, con Radio Radicale, in cui ha letto il testo di un appello pubblicato nell'aprile del 1976 dai Radicali sul quotidiano La Repubblica, a proposito della presenza dei radicali in Parlamento. «L'effetto di quell'appello, a qualche settimana dalle votazioni, fu il fatto che i Radicali e anche Democrazia Proletaria, entrarono inopinatamente nel Parlamento italiano, perchè quell'appello consentì di far fare tre emissioni radiofoniche Rai riservate ad Emma Bonino e a Marco Pannella che consentirono agli italiani di conoscere». «Il presidente del Consiglio al governo durante quelle elezioni, Giulio Andreotti -ricorda- salutò, nel suo discorso introduttivo l'ingresso di Lucio Magri per Democrazia Proletaria e di Marco Pannella per i Radicali come due eventi beneauguranti per il Parlamento e per la Repubblica. Andate a vedere chi erano i firmatari di quell'appello: Benedetti, Croce, Debenedetti, Fortuna, Nenni, Silone, Galante Garrone, Giuliano Amato Umberto Eco, Stefano Rodotà. Rodotà, Eco, Amato, come state? Dove siete?», ha concluso il leader radicale. Pannella ha annunciato che i medici gli hanno oggi raccomandato il suo ricovero in una struttura ospedaliera, visto che da lunedì scorso è in sciopero totale della fame e della sete (per l'Amnistia e il diritto di voto dei detenuti). «Sono in una situazione di primato. Dovrei essere al quinto o al sesto giorno di sciopero totale anche della sete. E l'unica volta che mi ero avvicinato a questa soglia - prosegue - fu quando facevo lo sciopero della fame e della sete contro l'esecuzione di Saddam».«Accetto stamattina il ricovero», ha detto Pannella. «Con gravità dico ai miei medici che accetto il ricovero, ma non la sospensione dello sciopero della fame e della sete». Pannella ha informato che pesa 77 chili, «mi sto prosciugando», ed ha citato un testo su «alimentazione e autofagia» che «spiega a me e a voi molte cose».
L'appello del 1976 grazie al quale il Partito Radicale fece il suo primo ingresso in Parlamento
Grazie alla pubblicazione a pagamento del testo di questo appello su “La Repubblica” il Partito Radicale fece il suo primo ingresso in Parlamento nel 1976.
29 aprile 1976
«Indipendentemente dalle posizioni e dai programmi del Partito Radicale, che si possono condividere o non condividere, rifiutare ed anche osteggiare, i motivi che hanno determinato Marco Pannella a minacciare prima, e a intraprendere ora un nuovo digiuno, questa volta totale, non possono non essere condivisi.
Le sue richieste sono giuste e legittime, nella loro immediatezza oltre che nel loro contenuto.
Fondamento di ogni democrazia politica è il libero concorso di tutte le forze politiche alla formazione della volontà popolare.
L’accesso ai mezzi di comunicazione di massa è essenziale perché questa libertà di partecipazione alla lotta politica non sia soltanto formale e negata nei fatti, e perché sia assicurato il diritto di tutti i cittadini a conoscere per deliberare.
È assurdo e scandaloso che una persona debba, per assicurare diritti fondamentali ed elementari, affrontare una prova così grave, come rischiare la propria esistenza; da oltre due anni la Corte Costituzionale con una sua sentenza ha imposto al Parlamento di porre termine ad una grave situazione di illegalità nell’utilizzazione del monopolio televisivo. Il fatto stesso che la Commissione di vigilanza stia provvedendo in questi giorni a regolamentare il diritto di accesso alle forze non rappresentate in Parlamento, è la dimostrazione che Pannella si batte non per diritti particolari, ma per diritti di tutti che sono stati ignorati e violati.
Rivolgiamo perciò un appello ai Presidenti della Camera e del Senato, ai segretari dei partiti politici rappresentati in Parlamento, perché queste richieste siano accolte, i principi stabiliti dalla Corte Costituzionale finalmente rispettati ed attuati ed evitato un sacrificio che ricadrebbe come una vergogna sulla classe politica e sull’intero paese.
PIETRO NENNI, ELENA CORCE, ARRIGO BENEDETTI, GUIDO CALOGERO, ALDO VISALBERGHI, LORIS FORTUNA, TULLIO PERICOLI, A. GALANTE GARRONE, INGAZIO SILONE, GIULIANO AMATO, GIUSEPPE CAPUTO, VERA BERTINETTI, GIULIA BORGESE, CESARE MEDAIL, VIVIANA DOMINICI, ALFONSO MADEO, VALENTINO BUCCHI, UMBERTO ECO, GUSTAVO COMBA, FRANCESCO ALBERONI, GIORGIO GALLI, STEFANO RODOTÀ, ANNA PROCLEMER, FRANCO FERRAROTTI, PIERO DORAZIO, FERNANDA PIVANO, SILVANO BUSSOTTI, MASSIMO CAPRARA, GIANFRANCO BARUCHELLO, TOTI SCIALOJA, JEAN PAUL SARTRE, MARIO SCHIFANO, CARLO RIPA DI MEANA, UMBERTO MASTROIANNI, GIORGIO ALBERTAZZI, TINTO BRASS, RUGGERO ORLANDO, ADA ROSSI, LUIGI MALERBA, SALVATORE FRASCA, GIUSEPPE MONTALENTI, ARTEMIO STRAZZI, SALVATORE SAMPERI, BENIAMINO SEGRE, GINO BERTOLDI, GUIDO TURCHI, RITA LEVI MONTALCINI, BRUNO GIURANNA, MASSIMO PRADELLA, AMEDEO BALDOVINO, FRANCO FORTINI, RENZO ZAFFANELLA, FALCO ACCAME, CAMILLA CEDERNA, CARLO M. BADINI, GIANCARLO LEHNER, CARLO CASSOLA, BENEDETTO GHIGLIA, FEDERICO MANCINI, SIMONE DE BEAUVOIR, ANTONIO LANDOLFI, TRISTANO CODIGNOLA, NORBERTO BOBBIO, PIERLUIGI URBINI, DELPHINE SEYRIG, NINO PASTI, FRANCO CASTIGLIONE, FRANCA RAME, ALBERTO DALL’ORA, ALBERTO BEVILACQUA, BERNARDO BERTOLUCCI, MARIO BARONE, GAETANO DRAGOTTO, GIORGIO FIOCCO, FRANCO MARRONE, MARCO RAMAT, CARMELO SAMONÀ, GHIGO DE CHIARA, GIUSEPPE DI GENNARO, GERMANA CARNACINA, ADELE CAMBRIA, ALTIERO SPINELLI, ENZO BRUNARI, PIERO PICCIONI, ALDO TURCHIERO, U. A. VALLI OCCITANI, ANDREA VALCARENGHI, ENZO SICILIANO, DANIELE DEL GIUDICE, ALBERTO MORAVIA, ARMANDA GUIDUCCI, ADRIANO BUZZATI-TRAVERSO, WALTER BINNI, ALISIO RENDI, NINO ANTONELLINI, MARIO ARTALI, DIEGO CARPITELLA, BRUNO DE FINETTI, OTTORINO GALLO, WALTER PEDULLÀ, CARLA RAVAJOLI, SEVERINO GAZZELLONI, DINO ASCIOLLA, MARIA L. ASTALDI, GIUSEPPE SEBIA, SERGIO LAURICELLA, BORIS PORENA, FRANCESCO ROSI, UGO PIRRO, FRANCESCO DE FINIS, PIERO TURCATO, PS POPULAR ESPAÑA, MAURIZIO COSTANZO, LAURA BETTI, ROBERTO GUIDUCCI, FRANCO ROCCELLA, GINO GIUGNI, ENNIO MELCHIORRE, MICHELE COIRO, UMBERTO TERRACINI, LUIGI DE MARCHI, ELENA G. BELOTTI, MARIO PUCCINI, LUIGI SARACENI, FRANCO MISIANI, BRUNO ZEVI, ADALBERTO M. MERLI, ELENA DONI, FRANCO NANNI, FEDERICO CAFFÈ, MERIO CEROLI, ARNALDO APOSTOLI, SANTE MONACHESI, GAVINO MUSIO, FRANCO ENRIQUEZ, VALERIA MORICONI, ALBERTO CASTIGLIONI, LUCIO MANISCO, ENNIO CISCATI, TULLIO GRIMALDI, MASSIMO FINI, PAOLA FALLACI, PIETRO ARGENTO, STEFANO MALATESTA, QUINZIO PETROCCHI, LUCIANA ZANOTTA, ANDREA PIZZI, MIRELLA DELFINI, RENATO D’AGOSTINI, DARIO FO, UGO UGOLINI, STEFANO LEPRI, GIORGIO DELL’ARTI, LAMBERTO SECHI, NATALIA ASPESI, CHIARA BERIA, BRUNELLA GASPERINI, ENNIO CHIERUZZI, GIANNI FARNETI, ANGELO MARIA RIPELLINO, FABRIZIO COISSON, SANDRO ACCIARI, ROBERTO PERINI, GIULIO C. ITALIANI, STEFANO PETROVIC, ANTONELLA FANTÒ, LELIO LUTTAZZI, LUIGI FERRAIOLI, GABRIELE CERMINARA, GOFFREDO PARISE, MARISA BERGAMINI, ANNA JANNACE, LAMBERTO TREZZINI, RAFFAELE GAMBARI, SERGIO ANGELETTI, VITO SANSONE.
Marco Pannella e il Partito Radicale stanno lottando per difendere con il diritto alla propria esistenza, la politica dei diritti civili, il rispetto e la reintegrazione della legalità calpestata a tutti i livelli dal regime, la prospettiva di un'alternativa ai governi e ai partiti dei "fondi neri", delle "Antilope Cobbler", delle "bustarelle" e delle "clientele".
Il comportamento censorio di alcuni organi di stampa, in particolare del "Messaggero" ci obbliga a pubblicare a pagamento il testo di questo appello su “La Repubblica”.
Per sostenere queste lotte non violente abbiamo bisogno del vostro aiuto, anche finanziario».
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