Conversazione settimanale con Emma Bonino: “Non credo che dobbiamo prestarci a un gioco da bari”

Da Radio Radicale l’intervista a Emma Bonino

AGENZIE STAMPA

RADICALI: BONINO, PERCHE’ TROVO SCONTATA UNA NOSTRA E UNA MIA PRESENTAZIONE ALLE ELEZIONI

“Trovo scontato, ripetitivo, fuori contesto la presentazione di una Lista Bonino-Pannella. Ho detto che la trovo scontata e avulsa da elementi di contesto. Questo ho detto, nelle nostre riunioni di Radicali. E trovo altrettanto scontato – parlando all’nostro interno’ di Radicali – che la mia candidatura dovesse essere a qualunque cosa, come se appunto dovessi essere candidata sempre, a qualunque cosa, in qualunque contesto”.

Lo ha detto Emma Bonino, nella consueta intervista a Radio Radicale del lunedì, in cui ha commentato le notizie di questi ultimi giorni sulla sua volontà di non essere ricandidata a prossime consultazioni elettorali.

“Nel partito e’ emersa una classe dirigente molto composita, che mi sembra trovi nella figura di Marco una figura di equilibrio. Ci sono molte persone che possono candidarsi. Io, dopo 35 anni di istituzioni, non ritengo né indispensabile né automatica una candidatura. E non voglio che sia invece una idea scontata all’esterno e all’interno, senza che risponda a nessun dato reale. Dopo 35 posso anche inventarmi di fare altre cose”, ha detto.

“In più faccio una considerazione più generale sulla presenza – data altrettanto per scontata – dei Radicali alle elezioni. Anche i cittadini si sono abituati a darci per scontati, perche’ sembra che viviamo d’aria, siamo una strana stirpe che c’e’ comunque, e garantisce comunque una voce di legalita’. Vedo il rischio, insomma, di una ennesima riproposizione di una offerta quella radicale, sulla quale non so neppure se ci sia una domanda. Se una domanda c’è, chiedo che si espliciti, che si faccia viva. Ad oggi, con tutte le nostre battaglie, e anche con i nostri risultati, continuiamo ad essere 1200 iscritti in tutta Italia”, ha concluso Bonino.

ELEZIONI: BONINO, NON DOBBIAMO PRESTARCI A QUESTO GIOCO DA BARI

“Tutti parlano di elezioni, di schieramenti, di cosa farà questo o quello. Oggi in una conferenza dei capigruppo si prenderà atto che oggi, 11 dicembre, le regole del gioco sono quelle della legge Porcellum, e si archiverà – tacitamente o no – espulsa dal calendario, la proposta di riformarla.

Oggi, 11 dicembre, i cittadini italiani, organizzati o no in movimenti politici, sanno che le regole del gioco sono quelle. Sanno quindi anche che proprio quelle regole non sono state rispettate. Tutta la parte pre-elettorale, la parte delle tribune in tv, quella sui moduli, quella di presentazione di liste, sulle firme, sembra sparita. Nessuno se ne occupa”.

Lo ha detto Emma Bonino, nella consueta intervista del lunedì a Radio Radicale. “Quello che è bene si sappia è che chi non ha un gruppo parlamentare autonomo sa che deve raccogliere 160 mila firme autenticate. Questo evidentemente è impossibile, perché queste regole del gioco sono fatte secondo il principio chi c’è c’è e chi non c’è – Firmigoni docet – le presenta per modo di dire, come accadde alla lista Pdl alla Regione Lazio”, ha aggiunto la senatrice radicale.

“Ad aggravare una situazione di illegalità del nostro Paese, già presente in altri settori, a partire dalla giustizia e dal carcere,si aggiunge questo peso di ulteriore illegalità. Noi radicali dovremmo in tre settimane, raccogliere legalmente 160 mila firma, con autenticatori, divise per regioni e per collegi, per concorrere a queste elezioni. Io credo che questa sia una situazione che debba far riflettere non solo noi, ma anche i cittadini italiani, chiamati ad un esercizio democratico per modo di dire in queste condizioni. Per questo penso che non dobbiamo scontatamente rispondere ‘rieccoci qua’, come se la mancanza di legalità fosse un problema solo nostro. Non è così, e non credo che dobbiamo prestarci a un gioco di bari che è evidente”, ha concluso la senatrice radicale.

BERLUSCONI: BONINO, NON MI PIACE IL DILEGGIO NEI SUOI CONFRONTI

“Ma sì, certamente si poteva fare di piu’, certamente si poteva fare meglio, ma fa un po’ sorridere sentirlo dire. Perche’ non l’abbiano fatto loro, questo di piu’ e questo meglio?”. Lo ha detto Emma Bonino, nella consueta intervista del lunedì a Radio Radicale, a commento del dibattito politico di questi giorni dopo le annunciate dimissioni di Monti e le prese di posizione dei partiti. Quanto al premier, “personalmente non credo che scendera’ in campo. Quello che mi sembra invece è il ritorno in campo, e in grande stile, di una partitocrazia messa da parte per un anno, che ritorna anche piu’ famelica di prima”. Infine, sulle scelte di Berlusconi: “Non amo il dileggio nazionale e internazionale, mi disturba questo coro”, ha detto la senatrice radicale. “Gli italiani decidano, se lo votano o no, ma non mi pare che il problema si possa porre in modo cosi’ sgradevole. Ho trovato anche sguaiate alcune apparizioni televisive, sguaiate e superficiali”, ha concluso la senatrice radicale.

BONINO: NON CREDO CHE MONTI SCENDA IN CAMPO. E DOVE DOVREBBE ANDARE?

“Non so cosa abbia in animo Monti, in presenza di questa legge elettorale, perché immagino che anche per lui valgano le regole. Io personalmente non credo che scenderà in campo, per mille ragioni. E dove dovrebbe andare?”. Lo ha detto Emma Bonino intervistata da Radio Radicale questa mattina.

“La situazione mi pare tale per cui assistiamo semmai al ritorno, e in grande stile, di una partitocrazia, che ritorna anche più famelica di prima, ancora più disordinata di prima”.”Io non amo il dileggio nazionale e internazionale che ho visto in questi giorni sulla stampa rispetto alla persona Berlusconi. Non mi piace e non mi aggiungo al coro. Ho trovato anche sguaiate, per non dire di peggio, alcune apparizioni televisive, sguaiate e superficiali. Parlo per esempio della Littizzetto. Non è solo la classe politica che

dovrebbe dare l’esempio, insomma”. “Berlusconi scenderà in campo con una battaglia antieuropea e populista, e io – che non amo questa Europa – penso al contrario che occorra andare avanti, verso gli Stati Uniti d’Europa, e non tornare indietro con dati localisti.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=8945&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=conversazione-settimanale-con-emma-bonino-non-credo-che-dobbiamo-prestarci-a-un-gioco-da-bari

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