Noi, "uomini ombra" chiusi a vita in carcere. Lettera a Roberto Benigni dai detenuti di Padova

Caro Roberto Benigni,
sono "Un uomo Ombra", un ergastolano senza benefici. Forse la nostra Costituzione sarà anche "la più bella del mondo", come dici, ma di sicuro è anche la più inascoltata del mondo, soprattutto l'articolo 27 che stabilisce che "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato". Roberto, ma come fa una pena che non finisce mai a rieducare una persona, murandola viva fino alla morte? Roberto, il 17 dicembre in tv dacci un po' della tua voce e della tua luce per fare conoscere all'opinione pubblica italiana e straniera l'esistenza in Italia della "Pena di morte viva".
Arturo Rocco, docente di Diritto e Procedura Penale e fratello minore del Ministro al tempo del fascismo, considerava la pena di morte una pena pietosa se paragonata a quella dell'ergastolo. E come dargli torto? Roberto, morire subito è molto più naturale che morire lentamente senza speranza e futuro, un po' tutti i giorni e tutte le notti. Che giustizia ci potrà mai essere in una condanna a vita che ti considera cattivo e colpevole per sempre, anche quando non lo sei più? Che giustizia ci potrà mai essere in una pena che ti tiene murato vivo anche quando non è più necessario?
Roberto, si può capire l'odio e il rancore e il senso di vendetta di una vittima di un reato ma è difficile accettare e comprendere quello collettivo dello Stato. Roberto, non puoi avere più nessuna fiducia nella vita se sai che la tua pena non finirà mai. Per questo alcuni di noi preferiscono scavarsi una tana nel proprio cuore per accucciarsi e domandarsi perché le persone perbene non s'inventano altri modi per fare giustizia e per farci scontare una pena in modo risarcitorio, costruttivo e utile.
Roberto, per una volta, una volta sola, il giorno 17 dicembre illumina le celle degli uomini ombra con la tua luce.
I nostri cuori dicono grazie. 
Campailla Biagio 
Carmelo Musumeci 
carcere Padova

Lettera pubblicata su "Il Gazzettino" del 06.12.2012, pag.22

Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2012/12/noi-uomini-ombra-chiusi-vita-in-carcere.html

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