Padova, cementerie Monselice: Lucchiari, i comuni di quell'area applichino la legge. Interrogazione di MaurizioTurco (Radicali)

Padova, 6 dic. 2012 - Monselice ed Este, due Comuni della bassa padovana, hanno la più alta concentrazione di cementifici in Europa, tre impianti nel raggio di cinque chilometri. I due Comuni, insieme ad altri cinque contermini, compongono l’Area Cementifici, cosi definita dalla normativa, e perciò sottoposti ad interventi di risanamento ambientale dato l’elevato inquinamento dell’aria causato oltre che dai cementifici, anche dall’intenso traffico di automezzi correlato e dalle importanti e trafficate arterie stradali. Ad oggi però quei Comuni non hanno predisposto nessuna azione strutturale come prevede la legge in materia di qualità dell’aria ambiente, che impone ai Sindaci l’adozione di Piani di Azione, Risanamento e Mantenimento, e come prevede la Regione Veneto, che sottopone questi Piani alla valutazione ambientale strategica VAS. La conseguenza della inosservanza della legge si rileva nella sistematica violazione, dal 2007 al 2012, dei limiti sanitari delle polveri sottili, come riportano le centraline Arpav di Monselice, Este e Parco Colli. I cementifici fanno parte del Parco dei Colli Euganei e il piano ambientale che lo regola, definisce le cementerie incompatibili con le finalità del parco medesimo, basti considerare che questi impianti possono emettere il triplo delle polveri rispetto agli inceneritori, dieci volte di più per il biossido di zolfo, nove volte di più per l’ossido di azoto. Maria Grazia Lucchiari, della direzione di Radicali Italiani ha perciò sollecitato l’intervento del governo attraverso il deputato Radicale Maurizio Turco, che in una interrogazione al Ministro dell’Ambiente ha chiesto misure urgenti sulle violazioni di legge di un territorio ad altissima pressione ambientale. “Al Governo abbiamo chiesto il commissariamento dei Comuni che non rispettano le norme a tutela dell’aria - ha detto Turco – abbiamo chiesto il rientro nella legalità di quella parte di territorio della pianura padana che complessivamente vede ogni anno migliaia di morti dovute all’inquinamento atmosferico con costi umani e sociali enormi”. Negli uffici della Provincia di Padova è in attesa di ricevere l’autorizzazione un progetto di uno dei tre cementifici di Monselice, l’azienda chiede che ogni anno possano essere addizionati al cemento 225.000 tonnellate di rifiuti speciali, una quantità notevole considerato che nei 52 cementifici attivi ora in Italia si utilizzano 680.000 tonnellate all'anno di ceneri e gessi chimici. La Provincia è l’ente cui la legge impone di coordinare con i comuni di sua competenza i Piani di Azione per la tutela dell’atmosfera con la Vas, permettendo così di stabilire a livello locale le criticità, il monitoraggio e le azioni più appropriate da applicare. Ma ad oggi nessun Piano d’Azione è stato approvato dall’ente, ente che peraltro ha dato il via un paio d’anni fa al progetto della Cementeria Italcementi di Monselice che prevede la ristrutturazione generale con un nuovo impianto e un nuovo ciclo di produzione di durata quasi trentennale, un progetto in itinere tra ricorsi al Tar e Consiglio di stato. “Ci chiediamo come sia possibile autorizzare simili impianti in assenza di una pianificazione di efficaci politiche di riduzione dell’inquinamento – ha commentato Maria Grazia Lucchiari –. La Provincia di Padova finora non ha approvato alcun Piano d’Azione dei 104 comuni di sua competenza”. L’interrogazione oltre che al Ministro è stata inviata anche alla Procura della Repubblica di Padova. Maria Grazia Lucchiari Direzione Radicali Italiani Qui testo interrogazione: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=63576&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27

Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2012/12/cementerie-monselice-lucchiari-i-comuni.html

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