REPLICA di Maurizio Turco, tesoriere del Partito Radicale

Pubblichiamo integralmente la replica del Tesoriere del PRNtt Maurizio Turco, interpellato dalla revisora dei conti del PRNtt Laura Arconti, allo scritto del nostro iscritto Paolo Breccia “Quello che il tesoriere del Transpartitone non ci dice”. 

1. Nella sua analisi Paolo premette che dobbiamo analizzare i bilanci del 2011 non essendo ancora presente sul sito del PRNtt quello per l’anno 2012.” Faccio presente che il bilancio del 2011, come specificato anche nel documento allegato alla nota di Paolo, è stato chiuso al 30 novembre 2011 perché il Congresso si è tenuto ai primi di dicembre del 2011. Mentre quello del 2012 sarà chiuso al 31 dicembre, sottoposto prima ai revisori dei conti e poi al voto del primo Consiglio generale utile. Peraltro dicembre è un mese particolare essendoci da pagare, tra le altre, le 14me.

2. Successivamente Paolo afferma: E’ vero sì ciò che ci dice (Maurizio Turco, ndr): quasi il 25% dei costi della struttura di cui usufruisce ANCHE  Radicali Italiani è a carico del PRNtt. Ma quello che non ci dice è che per quella stessa cifra il PRNtt usufruisce del contributo del soggetto elettorale comune Lista Pannella! Spesso, a vedere lo storico, pure ben oltre quella cifra. (…)Insomma coi soldi del soggetto elettorale comune Lista Pannella ci si atteggia a creditori verso un soggetto costituente del PRNtt prescelto a piacere e magari pure quando fa politicamente comodo!”

Nel bilancio 2012 di Radicali Italiani è giustamente riportato per un raffronto il bilancio del 2011, in quest’ultimo sono registrate sopravvenienze attive pari a oltre 1milione e 700 mila euro senza alcuna ulteriore specificazione. Si tratta della remissione debito nei confronti del Partito radicale maturato a seguito di un prestito finalizzato alle iniziative politiche di radicali italiani. Non capisco quindi quando si parla di storico a cosa si riferisce. Se si prende in considerazione il periodo dall’agosto 2005 fino alla prevedibile chiusura al 31 dicembre 2012 l’affermazione di Paolo è infondata, la controprova è che in questo lasso di tempo il Partito è riuscito a mettere a bilancio come spese per iniziativa politica soltanto alcuni degli eventi istituzionali, Consigli generali e Congressi convocati.

I contributi della Lista Pannella sono stati e sono utilizzati per onorare debiti pregressi e la differenza tra spese di struttura ed autofinanziamento proveniente dai pacchetti e dalle iscrizioni al Partito. Voglio inoltre ribadire, prima che ce lo dimentichiamo anche se lo sappiamo tutti, che non 1 euro dei contributi elettorali ricevuti dalla Lista Pannella è stato speso per la struttura o per iniziative politiche in quanto la Lista Pannella ha storicamente speso più di quanto ha incassato.

Per quanto riguarda la mia affermazione fatta in Congresso relativa al debito di Radicali italiani nei confronti del Partito radicale, registrato nei rispettivi bilanci, si tratta di 70mila euro relativi a quote di iscrizione al Partito effettuate sostanzialmente su conti correnti di Radicali italiani e non ancora trasferiti.

Sulla questione “politica” – Insomma coi soldi del soggetto elettorale comune Lista Pannella ci si atteggia a creditori verso un soggetto costituente del PRNtt prescelto a piacere e magari pure quando fa politicamente comodo! – per la verità dei fatti, a questo punto mi pare doveroso fare presente che ho preso personalmente l’iniziativa di rimettere i debiti a Radicali Italiani e, non so se Paolo è iscritto al Partito, ma nel Congresso del Partito del dicembre del 2011 mi sono autocandidato a Tesoriere del Partito per senso di responsabilità e dopo che avevo comunicato al gruppo dirigente che non intendevo continuare a fare quello che ho fatto dall’agosto del 2005 quando, pro memoria, sono tornato da Bruxelles su decisione del Senato.

3. Paolo pone una domanda affatto peregrina: Ma non sarebbe più semplice che invece di dare 870mila € di contributo al PRNtt per fargli fare l’esattore, utili solo a creare attriti tra i soggetti dell’Area, la Lista Pannella paghi direttamente essa stessa call center, pulizia, amministrazione e roba varia ed i 296mila € di “costo sede” alla Torre Argentina s.p.a di cui, tra l’altro, è azionista di maggioranza?”

Intanto va premesso che ad oggi – e da prima che assumessi nell’agosto del 2005 le responsabilità del Tesoriere – per scelta di tutti i soggetti, si è deciso che fossero stipulati con il Partito i contratti di affitto, delle utenze e di tutto il personale impegnato nei servizi comuni.

A proposito del passaggio diretto dei fondi dalla Lista Pannella ai soggetti dell’area si deve tener conto del fatto che il Bilancio della Lista Pannella è sottoposto al controllo di una società di revisione, pertanto il denaro potrebbe affluire ai singoli Soggetti solo sotto forma di contributo, ma come sarebbe determinato l’importo da attribuire ad ognuno?

Il contributo gestito direttamente dai Soggetti farebbe lievitare enormemente i costi perché ogni soggetto dovrebbe provvedere direttamente ai propri servizi : contabilità, telefono, luce, affitto ecc.

Nel passato si erano accentrati sulla Torre Argentina Società di Servizi S.p.A tutti questi costi che si è tentato poi di attribuire ai singoli Soggetti. Non voglio ricordare il numero delle riunioni che si sono tenute per determinare gli importi da attribuire, anche perché gli stessi potevano variare nel corso dell’esercizio in base ad un maggiore o minore utilizzo della struttura; non voglio poi far rilevare la difficoltà ad essere pagati puntualmente (la Torre Argentina ha ancora oggi un credito vs Radicali Italiani per l’affitto relativo all’anno 2006 di € 39.000).

Bisogna ancora aggiungere che la Torre Argentina, essendo società di capitali, ha come oggetto il conseguimento di un lucro ed è soggetta agli studi di settore, pertanto questa strada non è più percorribile.

La soluzione adottata ora è sicuramente la più vantaggiosa per i Soggetti e, ovviamente, la più penalizzante per il Partito.

4. Sulla preoccupazione di Paolo Oltretutto non vorrei  che Russia e Cina riescano col bilancio a fare quello che non sono riusciti con la politica: far perdere lo status di ONG presso l’Onu al PRNtt, visto che gli introiti del contribuente Lista Pannella derivano per la totalità dall’apparato governativo della Repubblica Italiana o della Unione Europea.”

Non mi risultano, perché non ci sono, entrate da parte dell’Unione europea e nemmeno di entrate dall’apparato governativo della Repubblica italiana che potrebbero mettere in pericolo lo status giuridico del Partito radicale. E’ giuridicamente escluso che il contributo della Lista Pannella (che non riceve contributi dall’apparato governativo ma dallo Stato) possa mettere in pericolo lo status del Partito radicale presso l’ONU.

5. In conclusione, concordo con Paolo che la matematica non è una opinione e l’iscritto radicale a radicali italiani non è un coglione e quindi confido che capirà.

Maurizio Turco

tesoriere del Partito radicale

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=8817&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=replica-di-maurizio-turco-tesoriere-del-partito-radicale

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