Caldoro pronto a lasciare il centrodestra, Casini in attesa di dargli il benvenuto
di Peppe Papa, da www.napolionline.org, 26-11-2012
NAPOLI – Ci siamo, il dado è tratto. O almeno così confida chi è molto vicino al governatore della Campania, Stefano Caldoro. Armi e bagagli pronti, il treno sta per arrivare in stazione e l’addio definitivo al Pdl e al centrodestra è servito. La decisione è arrivata dopo le ultime vicende che hanno certificato il tramonto definitivo delle primarie e la nuova discesa in campo del Cavaliere che è data per imminente. Il partito avviato a una quasi certa scissione e condannato allo spacchettamento, gli intenti bellicosi di Berlusconi che vuole azzerare la vecchia classe dirigente per sostituirla con facce nuove provenienti dalla società civile, hanno convinto Caldoro ad accelerare la decisione.
Nella sua maggioranza il Pdl è destinato a perdere quel po’ di forza residua che gli era rimasta e crescono i margini di manovra per accogliere tra i propri fan qualche consigliere dell’esercito in rotta. Inoltre, i rapporti con l’Udc sono praticamente inossidabili, i centristi sono i suoi migliori alleati e finora hanno viaggiato insieme d’amore e d’accordo. Quale occasione migliore per stringere ancora di più la partnership e provare a cambiare area potendo ottenere anche la chance di eleggere qualcuno dei suoi in parlamento? Il fronte moderato che si sta andando a costituire intorno a un sempre meno riluttante Mario Monti è lo schieramento ideale dove può trovare casa e garantirsi un futuro politico ancora di primo piano. Infatti, ieri, in una intervista al Corriere della sera, il presidente campano ha dato un assaggio di quali sono le sue attuali convinzioni politiche e quanto sia plausibile l’indiscrezione trapelata da Palazzo Santa Lucia circa la volontà di salutare la vecchia compagnia e andare altrove. ”Dobbiamo mantenere viva – ha prima spiegato Caldoro – la prospettiva di una larga coalizione per fare le riforme e aiutare il Sud. Ritengo errato – ha poi sentenziato – avere immediatamente archiviato l’agenda Monti”. Ovviamente fioccano le smentite, “voci destituite di qualsiasi fondamento” dicono alcuni esponenti del Npsi e dell’Udc interpellati sull’argomento. Colpisce ancora una volta la capacità del governatore di fare squadra compatta intorno a sé e l’incontestabile dote di equilibrismo per lasciarsi alle spalle sempre uno spiraglio aperto casomai l’operazione non dovesse riuscire. Con l’ex presidente del Consiglio il rapporto, assicura un suo fedelissimo, è assolutamente buono tanto che Berlusconi pare avere benedetto l’iniziativa considerandola come la possibilità di una testa di ponte futura con l’aggregazione centrista “Verso la terza Repubblica”. Staremo a vedere.
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