Liceo occupato, studenti denunciati

di Melina Chiapparino, da www.ilmattino.it, 24-11-2012

NAPOLI – Interruzione di pubblico servizio ed occupazione di edificio pubblico. Questi sono i reati di cui dovranno rispondere, ciascuno secondo le proprie singole responsabilità, i venti studenti che ieri mattina hanno occupato il liceo scientifico «Leon Battista Alberti». Al momento dello sgombero, che è stato portato a termine dalle forze di polizia all’interno del plesso, sono stati identificati anche sette minorenni, tutti studenti di 17 anni che, come gli altri, dovranno rispondere dei due reati penali.

Le attività investigative riguardo le azioni e le modalità dell’occupazione sono ancora in corso e non è detto che tutti gli identificati siano accertati come responsabili ma, in ogni caso, la situazione è al vaglio delle autorità che stanno procedendo, analizzando ogni singolo caso degli studenti coinvolti. Le attività scolastiche dell’istituto comunque riprenderanno regolarmente da lunedì prossimo, dopo gli interventi di prassi previsti come sempre dopo le occupazioni e necessari per la disinfezione degli ambienti. 

Nel frattempo continua l’ondata delle occupazioni napoletane e oscilla tra sgomberi e nuovi fortini delle proteste. Dal 7 novembre, giornata della prima occupazione messa a segno all’Itis Giordani di via Caravaggio, si sono poi succeduti numerosi tentativi di mobilitazione studentesca. I raid dei liceali, tutti accomunati dalla volontà di contrastare «gli attacchi all’istruzione pubblica, la logica degli accorpamenti e i tagli alle risorse per il diritto allo studio», non sono comunque andati oltre l’arco di una settimana.

Se infatti negli anni scorsi il liceo classico «Genovesi» era stato il simbolo e la roccaforte della protesta studentesca con tempi da record, questa volta l’occupazione è durata solo una settimana lasciando dietro sé una striscia di polemiche sulle modalità dello sgombero, perché «al posto di tentare una mediazione si è optato per un’azione violenta», come si legge dal documento del «Collettivo Genovesi».

In altri presidi scolastici l’occupazione è durata meno di 24 ore, come il caso del liceo Sannazaro di via Puccini, al Vomero, dove la dirigente del plesso aveva apertamente espresso la propria contrarietà alla manifestazione non autorizzata degli studenti, invitando ad intervenire genitori e forze di polizia. Al momento i punti caldi della mobilitazione sono in piena fase di occupazione al liceo scientifico «Elio Vittorini», all’istituto magistrale «Mazzini», al tecnico commerciale «De Nicola» e all’istituto tecnico commerciale «Mario Pagano», sebbene la presa e la resa dei presidi sia in velocissima evoluzione.

In poche scuole sono state adottate soluzioni per mediare tra la rabbia studentesca e le necessità delle dirigenze di garantire il funzionamento ordinario delle lezioni. È il caso del liceo «Gian Battista Vico» dove gli studenti «coordinandosi con il proprio corpo docente, hanno deciso di dar luogo ad una settimana cogestita» come si legge nella nota del loro collettivo.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=8759&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=liceo-occupato-studenti-denunciati

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