Legge elettorale, i Radicali denunciano l’irregolarità di modifiche a meno di 12 mesi dal voto
di Fabrizio Ferrante, da www.epressonline.net, 25-11-2012
Durante la marcia per l’amnistia svoltasi a Roma lo scorso 25 aprile, Emma Bonino dichiarò che l’Italia è “carcerata essa stessa”, riferendosi alle numerose flagranze di reato riscontrabili e nel nostro paese e più volte riconosciute – e sanzionate – dagli organismi sovranazionali competenti. In questo caso, non ci occupiamo della “flagranza” in vigore nelle carceri o delle cosiddette leggi “carcerogene”, bensì del paradossale dibattito sulla legge elettorale nella più totale assenza di un’informazione adeguata, alla luce della palese violazione della normativa comunitaria sui tempi entro cui è consentito cambiare le regole del gioco elettorale. Per questo è in sciopero della fame da circa due mesi il deputato radicale, Maurizio Turco.
Gli organi di giurisdizione internazionale non corrono il rischio di annoiarsi ogniqualvolta si tratta di esaminare le questioni del nostro paese. Carceri fuorilegge, proibizionismi che colpiscono sostanze, pratiche scientifiche e finanche i sentimenti, soggetti politici ben distanti dagli standard democratici – in forte ascesa anche da noi – e, a buon peso, modifiche irregolari a una legge elettorale già brutta di suo. Qualunque intervento, anche migliorativo, sul Porcellum equivarrebbe infatti a porre in essere una condotta illecita se le modifiche sono apportate a meno di dodici mesi dalla scadenza elettorale. In una nota di due giorni fa, i senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti hanno spiegato gli estremi dell’irregolarità a prescindere, di ogni modifica alla legge elettorale al di fuori dei termini temporali consentiti: “Mentre il deputato Radicale Maurizio Turco e’ arrivato a oltre due mesi di sciopero della fame per chiedere il rispetto delle delibere e raccomandazioni del Consiglio d’Europa in merito alle elezioni libere e giuste, non abbiamo ancora ricevuto risposta dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Senato circa la documentazione inviata loro da Turco che impone una sospensione – e quindi interruzione – delle modificazioni della legge elettorale pena l’infrazione dell’art 3 del protocollo addizionale alla CEDU che ritiene 12 mesi il limite di tempo minimo per poter informare l’elettorato di un nuovo sistema elettorale”.
Perduca e Poretti ( foto a destra assieme a Emma Bonino) hanno inoltre ricordato che è in corso davanti alla Cedu, un procedimento che vede implicata la Bulgaria per la medesima condotta che si pretende di portare avanti nel nostro paese. Un ennesimo schiaffo alle regole, insomma, nonostante le rassicurazioni giunte da Napoli da parte del Presidente della Repubblica. A margine di un incontro con gli omologhi di Germania e Polonia, Napolitano ha rassicurato circa l’imprevedibilità del prossimo voto Politico, essendo “libero” tale esercizio nel nostro paese.
Il segretario di Radicali Italiani, Mario Staderini, ha così replicato attraverso una nota del 19 novembre reperibile sul sito del movimento, alle parole rassicuranti del Capo dello Stato in merito alla regolarità dei nostri procedimenti elettorali: “Non me ne voglia il Presidente Napolitano, ma di libero e democratico le prossime elezioni non avranno nulla. A pochi mesi dal voto gli italiani non sanno ancora quale sarà il sistema elettorale, una situazione che in Germania o in Inghilterra non sarebbe neanche immaginabile. Anzi, le modifiche discusse in Parlamento, sotto l’indebita pressione dello stesso Presidente e in violazione del principio di stabilità delle leggi elettorali riconosciuto a livello internazionale, si fondano proprio sulla volontà di scrivere a tavolino il risultato in base alle attuali risultanze dei sondaggi . Persino chi potrà partecipare alle elezioni sarà deciso a tavolino, visto che la presentazione delle liste ad oggi è consentita solo a chi farà firme false “alla Formigoni”.
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