Quattro giorni di mobilitazione radicale per l’amnistia. Il 22, “Grande Napoli” a Poggioreale

Di Fabrizio Ferrante, da www.epressonline.net, 17-11-2012

Da lunedì prossimo, 19 novembre, fino a giovedì, 22 novembre, Marco Pannella e i Radicali hanno indetto una quattro giorni di lotta nonviolenta, ancora una volta per chiedere l’amnistia, il ripristino della legalità nelle carceri e il rispetto del diritto di voto in capo ai detenuti. Nella nostra città, come sempre in prima linea l’associazione radicale Per la grande Napoli, che per il 22 novembre – dalle ore 10 – ha indetto un presidio all’esterno del carcere di Poggioreale. Nel corso della manifestazione, sarà riprodotta la “battitura delle sbarre” utilizzando alcune stoviglie, esattamente come faranno i detenuti in tutta Italia ogni sera dalle 20 alle 20:15 – da lunedì a giovedì – per poi osservare 45 minuti di rigoroso silenzio.

Marco Pannella ha annunciato dai microfoni di Radio Carcere la nuova iniziativa radicale e ancora una volta – come spesso documentato da queste pagine – è tornato a chiedere i medesimi interventi legislativi senza che dal Governo siano finora giunti segnali di alcun tipo. Oltre all’amnistia – in nome della quale sono in sciopero della fame da tre settimane Rita Bernardini ed Irene Testa – si chiede anche il rispetto del diritto di voto per chi sconta una condanna “non ostativa” o non definitiva in uno dei nostri penitenziari. Sono circa 30 mila i detenuti aventi diritto di voto, con percentuali medie bassissime di votanti a causa dei ritardi con cui vengono approntati i seggi e trasmessi i documenti elettorali negli istituti di pena. Alle elezioni politiche del 2006 e del 2008, solo il 10% dei detenuti si è recato alle urne, con un 90% composto non solo da “mafiosi disinteressati alla politica” – come qualcuno ha teorizzato in riferimento alle ultime Regionali in Sicilia, dove solo pochissimi detenuti, 46 su oltre 7.000, hanno votato – ma soprattutto da cittadini a cui è negato un diritto previsto dalla legge.

Anche la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo negli ultimi mesi – tra gennaio e maggio – si è pronunciata, dapprima condannando poi assolvendo la nostra legislazione nazionale sul diritto di voto in carcere, con ciò complicando l’iter del disegno di legge Perduca-Poretti, che intende abolire la pena accessoria della perdita di elettorato attivo – che viaggia di pari passo con l’interdizione dai pubblici uffici -. Tornando all’amnistia e alle iniziative a essa connesse, sul sito di Radicali Italiani è disponibile un modulo di adesione alle astensioni dal cibo – o, perché no, a forme ancora più dure come lo sciopero totale della fame e della sete – che saranno portate avanti, in primis dallo stesso Pannella e da gran parte della comunità penitenziaria, durante i quattro giorni di lotta. A Napoli, giovedì 22 novembre dalle ore 10, i militanti della “Grande Napoli” daranno vita all’ennesimo presidio all’esterno del carcere di Poggioreale. In questo caso, la battitura sarà esterna alla struttura e in orario mattutino, dato che ai partecipanti è stato chiesto di portare delle stoviglie con cui simulare il suono della battitura delle sbarre e rispondere, idealmente e concretamente, all’inascoltato grido di aiuto e di dolore che da anni giunge – inascoltato – dalle nostre carceri.

Marco Pannella, infatti, ha invitato i detenuti nelle carceri di tutta Italia, a far sentire ancora una volta la propria voce mediante una battitura delle sbarre ogni sera dalle 20 alle 20:15, per poi piombare in 45 minuti di assordante silenzio. Un silenzio, in nome della legalità e di una pena da scontare in condizioni umane e degne di uno Stato autenticamente democratico come, evidentemente, non può certo definirsi oggi quello Italiano.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=8723&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=quattro-giorni-di-mobilitazione-radicale-per-l%25e2%2580%2599amnistia-il-22-%25e2%2580%259cgrande-napoli%25e2%2580%259d-a-poggioreale

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