I congressi radicali non finiscono mai, scoppia la grana Viale. Pannella lascia Radicali Italiani?

Di Fabrizio Ferrante, da www.epressonline.net, 15-11-2012

A pochi giorni dalla conclusione dell’undicesimo congresso di Radicali Italiani, la già precaria stabilità del movimento è stata scossa dall’improvviso endorsement di Silvio Viale a favore di Matteo Renzi. La decisione del presidente di Radicali Italiani di recarsi al voto alle primarie del centrosinistra e di sostenere il sindaco di Firenze non è stata gradita né da Mario Staderini e Michele De Lucia, né tanto meno da Marco Pannella. Segretario, tesoriere e fondatore del movimento radicale, hanno preso le distanze dall’atto di Viale, con Pannella che si è spinto fino al punto da dichiarare che, nel 2013, non sarà iscritto a Radicali Italiani.

Silvio Viale ha annunciato con queste parole il suo sostegno, assieme all’associazione Adelaide Aglietta di Torino – presieduta dallo stesso Viale – al progetto renziano di scalata alla leadership del centrosinistra: “Si tratta ovviamente di una iniziativa individuale, a titolo personale, ma non può sfuggire a nessuno il significato politico dell’appoggio di esponenti radicali, laici, a Matteo Renzi. So che altri radicali condividono questa nostra iniziativa”. Forse, tuttavia ci sono anche molti, moltissimi radicali, a cui questa improvvisa voglia di auto consegnarsi al Pd come costola elettorale da cui lucrare qualche posto al sole, proprio non piace. Tra questi, con tutta la modestia del mondo, anche chi scrive, in qualità di iscritto a Radicali Italiani, ma anche all’unica associazione del panorama radicale nazionale – o una delle poche – ad avere numeri in netta controtendenza alle altre e, politicamente, ancora in grado di incidere nei risultati congressuali. Il riferimento è ovviamente all’associazione radicale Per la Grande Napoli, in grado di aumentare i propri iscritti nell’ultimo anno, di svolgere oltre decine di presidi fuori – ma anche dentro, con visite ispettive – le carceri partenopee e di raccogliere oltre duemila firme a sostegno dell’iniziativa antiproibizionista di Rita Bernardini, tanto per citare qualche dato.

A parere di chi scrive, il movimento radicale ha subito negli ultimi anni un’evoluzione che lo ha portato a inglobare esponenti che, in stagioni precedenti, si sono riconosciute tanto in formazioni di centrodestra, quanto nel Pd. Gli stessi aderenti alla cordata renziana sono vicini all’area democratica e, alla luce di ciò, si è inteso fornire probabilmente un sostegno che porterà a una lenta quanto inesorabile fagocitazione dei Radicali nel Pd, con tanto di liquidazione di oltre 50 anni di storia. Negli anni, dal movimento radicale sono fuoriusciti troppi liberali, che forse non sono stati sufficientemente rimpiazzati da nuove leve in grado di portare avanti – anche rinnovandole – le idee dei Della Vedova, dei Taradash e delle altre personalità che hanno deciso di fare politica altrove o di non farla affatto. Merito di Silvio Viale, è stato se non altro quello di aver riportato la politica al centro di un dibattito, che nel congresso, si era caratterizzato più per rese dei conti interne e questioni statutarie – per altro dirimenti – che non per spunti politici realmente offerti all’uditorio. I radicali devono, sempre a parere di chi scrive, cercare di ricostruire le premesse che portarono alla Rosa nel Pugno, sondando in terreno con quelle forze ambientaliste e socialiste che possibilmente comprendano quanto sia necessaria la nascita di un polo laico e liberale, in un paese fortemente clericalizzato. Va da se, che la cieca adesione a questo o quel candidato alle primarie del centrosinistra – con tanto di impegno a sostenere Italia Bene Comune – porta inevitabilmente a concedersi alla mercé del leader di turno, in grado di dispensare quelle solite briciole a chi si sarà mostrato più accondiscendente. A costo di restare fuori dal Parlamento, occorrerebbe ripartire da quanto dichiarato non molto tempo fa da Emma Bonino (clicca qui) circa la necessità dei Radicali – attraverso la Lista Bonino Pannella – nonostante ciò continui a non piacere a tanti, che avrebbero voluto il simbolo di Radicali Italiani sulle schede – di riproporsi da soli, con la loro alterità e con la testa alta dinanzi all’elettorato. Il tutto, sempre in assenza di condizioni – attualmente inesistenti – che possano portare a qualche alleanza o coalizione.

Marco Pannella, commentando l’endorsement di Viale a favore di Renzi, ha annunciato che “con siffatto presidente non rinnoverò la tessera a Radicali Italiani”, lanciando verosimilmente nel panico il tesoriere, data l’importanza del contributo del leader alla stessa esistenza del movimento. Dura la presa di distanze anche da parte dello stesso De Lucia e di Mario Staderini. Tesoriere e segretario hanno scritto la seguente lettera aperta, in dissenso da quanto portato avanti da Silvio Viale: “ieri in conferenza stampa hai annunciato – rivolgendosi a Viale – il tuo voto a Matteo Renzi alle primarie del cosiddetto centrosinistra. Immaginerai la nostra sorpresa e il nostro disappunto rispetto ad una iniziativa di cui non abbiamo neanche avuto preavviso. Queste primarie sono state organizzate con un percorso che ha escluso a priori proprio i Radicali, nonostante una delegazione sia ancora presente all’interno del gruppo parlamentare del PD e senza neanche una spiegazione, nemmeno per i loro elettori. Lo stesso Renzi, al quale diamo atto di aver saputo riconoscere ai Radicali la titolarità di alcune lotte, sino ad oggi ha preferito evitare qualsiasi dialogo. Proprio perché sei Presidente di Radicali italiani, non possiamo non ricordarti che la mozione generale approvata appena 10 giorni fa dall’XI Congresso di Radicali italiani “impegna gli organi dirigenti a mettere a disposizione l’apporto migliore e massimo del movimento alle iniziative anche politiche elettorali della galassia radicale, confermando quanto è sempre accaduto.” Non comprendiamo come tu possa assicurare questo impegno allorché, votando alle primarie (seppur “a titolo personale”), dovrai sottoscrivere il sostegno elettorale alla coalizione “Italia Bene Comune”.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=8583&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-congressi-radicali-non-finiscono-mai-scoppia-la-grana-viale-pannella-lascia-radicali-italiani

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