Salerno: Colpita ancora con inaudita violenza la martoriata comunità di Fuorni
ASSOCIAZIONE RADICALE SALERNITANA “MAURIZIO PROVENZA”
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Salerno, lì 25 ottobre 2012
COMUNICATO STAMPA
RADICALI/SALERNO: COLPITA ANCORA CON INAUDITA VIOLENZA LA MARTORIATA COMUNITA’ PENITENZIARIA DI FUORNI, PROPRIO ALCUNE ORE DOPO CHE IL CONSIGLIO COMUNALE DAVA SPERANZA APPROVAVANDO ALL’UNANIMITA’ LA MODIFICA STATUTARIA CHE ISTITUISCE IL GARANTE DEI DETENUTI. DONATO SALZANO E LUCIANO PROVENZA RINGRAZIANO E CHIEDONO AL SINDACO DE LUCA, CON LA FORZA DELLA PREGHIERA E DELLA NONVIOLENZA, DA SUBITO UNA CONVOCAZIONE STRAORDIONARIA DEL CONSIGLIO DA TENERSI A FUORNI.
Dichiarazione di Donato SALZANO segretario Radicali Salerno Ass. “Maurizio Provenza”:
“Sono passate soltanto alcune ore da quando il Sindaco De Luca e il Consiglio Comunale hanno dato e voluto essere speranza approvando all’unanimità l’istituzione del Garante dei detenuti, per la martoriata Comunità Penitenziaria di Fuorni, che questa è stata colpita da inaudita violenza, per i casi in queste ore, di due forse tre malori contemporanei nella sezione dedicata ai tossicodipendenti, forse gli ennesimi casi di tentativi di suicidi o il durissimo attacco delle narcomafie a questa martirizzata “Comunità di martiri”, ristretti in quelle che oramai da tempo sono le catacombe del terzo millennio. La tragedia sventata soltanto dall’abnegazione degli agenti di polizia penitenziaria e della direzione del carcere, con il loro tempestivo intervento salvavita.
Avrei voluto ringraziare adeguatamente il Sindaco De Luca per l’impegno e la profusione messa in prima persona per l’istituzione del Garante, a nome di quella “Comunità Penitenziaria” che so di sapere nutrire profonda speranza nei suoi confronti, a cominciare in primo luogo, per merito dei suoi operatori, dirigenti, polizia, amministrazione, assolutamente massacrati, e di un popolo di detenuti ed i loro familiari, i primi letteralmente ristretti in una detenzione estranea e contraria a quella prevista dalle leggi e delle norme attuative, i secondi a subire le pene di un trattamento inumano e degradante dei loro congiunti. Ma la triste cronaca di queste ore m’ impone di essere vicino e compresente, prima di tutto ai familiari dei detenuti colpiti, al direttore Stendardo e alla Comandante,, ai miei amici rappresentanti sindacali degli agenti penitenziari ed al mio amico Don Rosario Petrone Cappellano della Casa Circondariale, agli operatori amministrativi, al personale medico, agli educatori e ai volontari.
Le Istituzioni locali possono molto, in particolare il Sindaco, per questo rivolgo un accorato appello a De Luca, con la forza della preghiera e della nonviolenza, appena possibile che porti un Consiglio Comunale monotematico e straordinario all’interno delle mura del carcere, non solo e non soltanto per dare attuazione all’istituzione del Garante, ma per essere proprio in queste ore vicino a tutta la Comunità Penitenziaria, come seppe stringersi per il Natale e la festa delle donne trascorsi recentemente a Fuorni”
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