Abuso edilizio nel complesso della Basilica del Santo: Zamparutti (Radicali), il Vaticano rispetti la legge italiana. Interrogazione al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Padova 24 ott. 2012 – In un’ala che un tempo fu l’abitazione del custode della Basilica del Santo a Padova sono stati ricavati cinque mini appartamenti senza una concessione edilizia rilasciata dal Comune e senza il parere vincolante della Sovrintendenza. Le abitazioni, per volere del delegato pontificio, monsignor Francesco Gioia, sono già poste in affitto tra gli annunci delle agenzie immobiliari, anche se non hanno la concessione di abitabilità e non possono essere date in locazione. Non solo il Vaticano è intenzionato a ricavare utili dal complesso antoniano affittando i cinque mini appartamenti appena ultimati, ma al Comune di Padova è giunta pure la richiesta per la realizzazione di un mega albergo con relativo ristorante nell’ex museo civico annesso alla Basilica di Sant’Antonio. Sulla vicenda, i Radicali di Padova hanno sollecitato una interrogazione parlamentare, con la quale la deputata Radicale Elisabetta Zamparutti chiede al Ministro per i Beni Culturali se è a conoscenza dei fatti e quali iniziative si intendano adottare ai fini del pieno rispetto della legge italiana. “Ci chiediamo – domanda Zamparutti - come mai l’amministrazione comunale non sia intervenuta prima che l’abuso si realizzasse”. Il 9 ottobre scorso i tecnici comunali hanno trasmesso un esposto alla procura della Repubblica, segnalando i cinque mini appartamenti realizzati abusivamente. Un atto dovuto dopo che nel luglio scorso la Delegazione Pontificia ha presentato al Comune di Padova una richiesta di sanatoria, un rilievo della situazione di fatto dell’intero complesso immobiliare così come risultante dai numerosi interventi di manutenzione posti in essere nel tempo; sembra che finora la prassi operativa consolidata nei rapporti con l’amministrazione pubblica sia stata di mera comunicazione di quanto di giuridicamente rilevante veniva ivi compiuto. Come ha sostenuto l’avvocato Lorenzo Pilon, per conto della Delegazione Pontificia, il complesso della Basilica è territorio sottoposto alla sovranità pontificia. L’interrogazione parlamentare è stata inviata al Procuratore della Repubblica di Padova. “Si tratterà ora di capire –spiega la deputata Radicale - se il complesso immobiliare della Basilica di S. Antonio è caratterizzato dal regime giuridico dell’extra territorialità, oppure, come sosteniamo, sottoposto al rispetto delle leggi della Repubblica Italiana”.
Maria Grazia Lucchiari
Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2012/10/abuso-edilizio-nel-complesso-della.html
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