Rischio bradisismo, la terra che balla. I comuni flegrei lavorano ad un piano

di Patrizia Capuano, da “Il Mattino”, 21-10-2012

MONTE DI PROCIDA – Un comprensorio ad alto rischio idrogeologico e caratterizzato dal bradisismo, privo di un piano di Protezione civile: necessario e improrogabile un programma sinergico, secondo le recenti normative di legge, che coinvolga tutti i Comuni flegrei. Se ne è discusso l’altro pomeriggio durante il Consiglio comunale monotematico, richiesto dal partito di opposizione Svolta Popolare, per valutare metodologie di prevenzione e previsione.

Un ampio dibattito si è quindi sviluppato nella sala Ludovico Quandel. «Il rischio sismico nell’area flegrea è legato al bradisismo, che interessa soprattutto il comune di Pozzuoli ma ha ricadute socioeconomiche in tutto il territorio. L’attività è collegata ad un fenomeno di dilatazione di suolo e sottosuolo, che comporta danni ingenti su edifici ed infrastrutture. Per comprenderne l’entità si è calcolato che, negli anni Ottanta, via Napoli si è allungata di circa ottanta centimetri», afferma Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienze del Territorio Università di Napoli Federico II. 

A Monte di Procida invece l’instabilità più eclatante è legata ai costoni, oggetto dell’azione erosiva del mare e delle piogge. Si rende dunque necessario un monitoraggio periodico nell’ambito di un più vasto progetto di salvaguardia del territorio, tenendo conto peraltro che la città è dotata di una stazione meteo. «Abbiamo già formalizzato la volontà di coordinare il piano di Protezione civile – dichiara il sindaco Francesco Paolo Iannuzzi – il nostro intento è di coinvolgere i comuni di Bacoli e Pozzuoli. È importante dire che il nostro paese ospita 13mila abitanti. Avvieremo un’opera di sensibilizzazione partendo dalle scuole dell’obbligo».

Un dato sottolineato dal consigliere di Svolta Popolare, Leonardo Coppola: «La totale impreparazione dei cittadini è l’aspetto più grave della situazione – spiega – Questi incontri sono inutili se non c’è informazione sui comportamenti da adottare in caso di emergenza. È fondamentale intraprendere iniziative in tale direzione, anche perché ritengo preoccupante che dagli anni Ottanta ad oggi nulla è cambiato. La popolazione non è informata». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della locale Protezione civile Falco, Nunziante Lucci: «Conclusa la fase di pianificazione bisogna informare le persone – afferma – I rischi sul nostro territorio non possono essere affrontati con la fuga, ma con la preparazione e la consapevolezza».

Una problematica affrontata a più riprese. «Il nostro obiettivo è di evidenziare i rischi dell’area, idrogeologico, sismico e vulcanico – spiega il consigliere Giuseppe Pugliese – vigileremo affinché l’emergenza rientri tra le priorità dell’amministrazione comunale». Alla redazione del piano di Protezione civile vanno associate campagne di sensibilizzazione e lo screening del territorio. Il responsabile della sala operativa di Protezione civile della Regione Campania, Vincenzo Cincini, infatti sottolinea: «Il monitoraggio del rischio idrogeologico è costante. Una prova è costituita dall’allarme lanciato nei giorni scorsi, risultato inutile. Ma preferiamo avere dei falsi allarmi che dei non allarmi. Del resto contribuiscono anche a porre l’attenzione sulla manutenzione, che dovrebbe essere ordinaria, dei sistemi di deflusso».

Il consigliere di maggioranza, Domenico Scotto di Carlo, aggiunge: «La questione principale è la formazione, anche in funzione della elaborazione del Piano comunale con l’aggiornamento delle aree a rischio e il monitoraggio dei costoni».

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=8331&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rischio-bradisismo-la-terra-che-balla-i-comuni-flegrei-lavorano-ad-un-piano

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