Radicali per Biram, spettacolo il 12 a Pozzuoli. Il 24 ad Agnano, convegno patrocinato da de Magistris

Di Fabrizio Ferrante, da www.epressonline.net, 11-10-2012

Questo blog ha una vocazione nazionale con un pizzico di transnazionalità, ma oggi ci pare giusto soffermare la nostra attenzione su alcuni eventi radicali che interesseranno la zona Flegrea. La nostra area diventerà infatti un centro di riflessione e dialogo sui diritti umani nel mondo, grazie a due occasioni di incontro che si incentreranno sulla figura di Abeid Dah Biram. Biram è un militante politico della Mauritania, impegnato nella lotta per l’abolizione della schiavitù dall’ordinamento del suo paese, terra in cui tale attività è ancora tristemente praticata. Tra pochi giorni, l’attivista sbarcherà a Napoli.

La storia di Biram dimostra come la sfera transnazionale e quella strettamente locale possano intrecciarsi. Egli sarà tra pochi giorni a Napoli, dato che l’associazione “Il fiore uomo solidale” ha deciso di prendere in carico il suo caso ospitandolo per un periodo di cure nella nostra città. Leader dell’Ira, formazione politica mauritana che si oppone alla schiavitù che gli arabi-berberi – che rappresentano l’elite in quel paese – praticano a scapito dei neri, Biram si è reso protagonista nei mesi scorsi di alcune azioni nonviolente che lo hanno portato alla carcerazione – lo scorso 28 aprile – assieme ai suoi compagni di militanza. Biram ha appiccato il fuoco a dei libri malikiti, ovvero sottostanti al fondamentalismo religioso misto a un diritto contemplante la schiavitù nel proprio ordinamento, rischiando di terminare in carcere i propri giorni. Eppure, dal 2007 la schiavitù in Mauritania sarebbe bandita, se non fosse per una tradizione, capace di scavalcare finanche le barriere giuridiche al punto che un sesto dei mauritani risulta schiavo. Nel paese, inoltre, sono frequenti anche altri fenomeni poco edificanti, come quello delle “spose bambine” mentre lo stesso attivista assieme ai suoi compagni di sventura, è stato oggetto di torture in carcere, che ne hanno compromesso gravemente la salute.

Biram motivò con queste parole il proprio gesto, poco prima di essere arrestato: “Quei libri non sono un riferimento per l’Islam ma piuttosto un riferimento per una letteratura negriera alla quale i gruppi dominanti hanno impresso il marchio dell’islamismo nel corso degli ultimi secoli. L’Islam non ha niente a che fare con queste pratiche schiaviste inumane e ignobili alle quali gli schiavi e i neri sono stati sottomessi”. Biram già alcuni anni fa – a dicembre 2010 – fu arrestato per aver manifestato contro la schiavitù, salvo poi essere liberato anche grazie all’intercessione – con visita in loco – di Marco Pannella, Matteo Mecacci e Marco Perduca (foto a destra). L’impegno del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito contribuì a restituire la libertà a Biram e ai suoi e nella circostanza, febbraio 2011, l’attivista mauritano fece anche pervenire la propria iscrizione al soggetto politico di ispirazione gandhiana, partecipando anche al congresso di Roma. Anche nel caso dell’ultimo arresto a seguito del rogo dei libri inneggianti la schiavitù, la pressione sul governo mauritano ha portato alla concessione della grazia per Biram, uscito debilitato dalla carcerazione e bisognoso di cure che mai in patria avrebbe potuto ricevere.

Biram sarà dunque presto a Napoli, e Pozzuoli domani ospiterà una serata organizzata dall’associazione radicale Per la grandeNapoli, che nell’occasione farà riecheggiare lo spirito del cantore degli “ultimi” per eccellenza, Fabrizio De Andrè. All’hotel Terme Puteolane, domani sera, uno spettacolo in onore di Faber sarà l’occasione per finanziare le urgenti cure di cui Biram necessita e per riflettere sui tanti temi che grazie alle parole del grande poeta – si, poeta – genovese, l’autore dello spettacolo – Pensiero De Andrè – Marco Casotti porterà all’attenzione del pubblico. Da Pozzuoli ad Agnano, sempre nel segno di Biram. L’attivista sarà infatti il prossimo 24 ottobre al Tennis Hotel per un convegno patrocinato dal sindaco diNapoli, Luigi de Magistris – di cui è attesa la presenza – nel quale la nostra città potrà abbracciare questo guerriero non violento per la libertà e discutere di tutte le forme moderne di schiavitù.

Una pratica che non si esaurisce certo con la triste narrazione di Biram ma che riguarda anche tante altre storie e mondi su cui si tenterà di accendere i riflettori. Di questo evento – che tra i vari ospiti potrebbe anche vedere la presenza di Marco Pannella – torneremo a occuparci in uno dei prossimi numeri ma l’invito, nel frattempo, è quello di sostenere la lotta e la salute di Biram partecipando all’evento puteolano di domani sera, anche solo per conoscere meglio la storia, sua e del martoriato paese che è la Mauritania.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=8153&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=radicali-per-biram-spettacolo-il-12-a-pozzuoli-il-24-ad-agnano-convegno-patrocinato-da-de-magistris

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